Utero in affitto, Meloni: «Deve essere un reato universale, FI e Lega ci appoggino»
Rendere l’utero in affitto reato universale. Giorgia Meloni torna a chiederlo con forza dopo il caso del Tribunale di Milano che ha ordinato la trascrizione anagrafica di un bimbo nato negli Stati Uniti con la maternità surrogata, nonostante in Italia sia espressamente vietata dalla legge. «Basta perdere tempo», ha chiesto la leader di FdI, che già nel 2016 presentò una proposta di legge per la moratoria universale contro una pratica che di fatto mercifica donne e bambini.
Meloni: «L’utero in affitto sia reato universale»
«Il Tribunale di Milano – ha ricordato Meloni in un post su Facebook – ha ordinato al Comune di trascrivere integralmente l’atto di nascita con due padri di un bambino nato negli Usa con l’utero in affitto. In Italia la maternità surrogata è espressamente vietata e punita dalla legge 40, ma questo non impedisce alla magistratura di aggirare le norme e sdoganare di fatto nella nostra Nazione una pratica che trasforma la maternità e i bambini in prodotti». «Faccio nuovamente appello a tutte le forze politiche e mi rivolgo in particolare – ha proseguito la leader di FdI – alla Lega e a Forza Italia: facciamo fronte comune in Parlamento e approviamo la proposta di FdI per rendere l’utero in affitto reato universale, ovvero punibile in Italia anche se commesso all’estero. Basta perdere tempo».
Rauti: «Una gravissima violazione dei diritti delle donne»
Sul caso sono intervenute anche altre parlamentari di FdI, con competenze specifiche sul tema, sottolineando perché è necessario intervenire con urgenza. La senatrice Isabella Rauti, responsabile del Dipartimento di FdI Pari opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili, ha ribadito che il caso della trascrizione di Milano, nella quale si fa per altro espressamente riferimento all’utero in affitto, «conferma la necessità di intervenire sul piano normativo per impedire che si possa aggirare la legge 40, che vieta l’utero in affitto». La «pratica rappresenta una gravissima violazione dei diritti umani e del diritto del nascituro ad avere un padre e una madre», ha aggiunto Rauti, ricordando inoltre che «l’utero in affitto è anche una violazione dei diritti delle donne perché sfrutta il corpo femminile e approfitta delle condizioni di povertà socioeconomica».
Varchi: «Una pratica abominevole, la vita umana non è merce»
È stata poi la deputata Carolina Varchi, capogruppo in commissione Giustizia alla Camera, a chiarire che «con quanto accaduto a Milano assistiamo per l’ennesima volta a una giurisprudenza di merito che tracima invadendo le competenze del legislatore. Ciò evidenzia la necessità di sancire il disvalore dell’abominevole pratica dell’utero in affitto, attraverso la quale si realizza un mercimonio di vite umane per assecondare i capricci di qualcuno». «La Camera deve accelerare l’iter legislativo della legge Meloni alla quale è abbinata la proposta a prima firma Carfagna, sintomo di volontà comune del centrodestra di procedere in tal senso», ha concluso Varchi, rilanciando a sua volta l’invito a FI e Lega «a combattere insieme, senza indugi, questa battaglia di civiltà».