Variante Omicron, il report Ue che rassicura: «Confermati 33 casi, tutti lievi o asintomatici»
I casi riconosciuti allo stato attuale sono 33 e nessuno è grave. L’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, conferma quello che molti virologi stanno dicendo in queste ore: in questa fase, non vi sono elementi per ritenere che la variante Omicron sia più aggressiva della Delta. Di più, l’Ecdc in un aggiornamento online sulla nuova variante, afferma che «tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni riguardo alla gravità, erano asintomatici o lievi».
Tutti «lievi» i casi di variante Omicron nell’Ue
«Ad oggi sono 33 i casi confermati di variante Omicron segnalati in 8 Paesi dell’Unione europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo», si legge sul sito dell’Ecdc, dove si parla anche di «un certo numero di probabili casi» ancora «sotto indagine». Quanto ai 33 casi confermati, l’agenzia Ue per il controllo delle malattie, chiarisce che «tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni riguardo alla gravità, erano asintomatici o lievi». «Finora – si legge ancora sull’aggiornamento – non ci sono segnalazioni di casi gravi e non c’è stato nessun decesso».
L’Oms: «Importante avere più informazioni»
Confermato anche che tutti i casi riscontrati «hanno una storia di viaggi in Paesi africani, con voli che hanno fatto scalo in altre destinazioni tra l’Africa e l’Europa», mentre «segnalazioni di altri casi hanno riguardato sette Paesi e territori al di fuori dell’Ue: Australia, Botswana, Canada, Hong Kong, Israele, Sudafrica e Regno Unito». La variante Omicron, che oggi sarà anche al centro di una riunione straordinaria dei ministri della Salute del G7, resta comunque classificata come «preoccupante» dall’Oms sia per la rapidità con cui si diffonde sia perché, come sottolineato dalla direttrice del dipartimento della gestione dei rischi epidemici dell’agenzia Onu, Sylvie Briand, «è importante avere più informazioni su questa variante».