Violenza sulle donne, Meloni: “Un pensiero per Saman. Voleva essere una ragazza libera”
“Oggi #25novembre rivolgo un pensiero a Saman Abbas”. Giorgia Meloni nella giornata in cui si mette sotto i riflettori la piaga della violenza sulle donne, non può non andare con il cuore e con la mente al destino della sventurata ragazza pakistana. “Della quale ancora si ricerca il corpo, probabilmente fatto a pezzi e seppellito”, ricorda l’atroce vicenda la presidente di FdI dai suoi profili social.
Violenza sulle donne, Meloni: Verità su Saman e su tutte le vittime
“La sua colpa? – si interroga- Aver scelto di essere una ragazza libera, di vivere da donna indipendente e senza imposizioni. Nella giornata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, continuiamo a chiedere verità e giustizia per Saman: lo dobbiamo a lei e a tutte le vittime di violenze“. Un esempio che incarna tute le vittime di violenza. La vicenda di Saman il cui corpo è introvabile grida vendetta. Neanche una degna sepoltura le ha riservato la furia cieca dei genitori. E al momento, nonostante impegno e sinergia di diverse forze in campo – Interpool compresa, sulle orme dei genitori di Saman – questi risultano ancora introvabili.
Violenza sulle donne, Meloni: la “colpa” di Saman ? Voler vivere da ragazza libera
Gli investigatori hanno smesso di cercare il suo corpo ormai dal 12 luglio, dopo 67 giorni scavi e perlustrazioni nelle serre di Novellara, dove i carabinieri di Reggio Emilia non hanno rinvenuto tracce o riscontri. In questi mesi molti programmi investigativi si sono occupati della povera Saman. Sono state vagliate le dichiarazioni che il fratello di Saman ha reso agli inquirenti italiani. Secondo le quali lo scenario probabile rimane l’uccisione orribile da parte dei suoi familiari per essersi sottratta all’imposizione del matrimonio combinato con un cugino più grande di lei. In Italia ci si accorse del caso Saman in ritardo, con un silenzio colpevole da parte delle femministe e del mondo intellettuale. La Meloni lo rimarcò in un suo intervento: “Saman vittima del fondamentalismo islamico che considera la donna un essere inferiore all’uomo. Stupisce il silenzio di buonisti, femministe e radical chic davanti l’ennesimo caso di cancellazione della dignità umana in nome del fanatismo religioso».