Vladimir Luxuria si confessa al Corriere: dalla prostituzione all’impegno politico. E rilancia sul ddl Zan
“Mi sono sempre sentita donna. Da quando ho cominciato a camminare”. È la prima confessione di Vladimir Luxuria che in una lunga intervista al Corriere della Sera si racconta. A tutto campo. Dalle bullizzazioni a scuola alla popolarità, al rapporto con i genitori e con la sua Lecce. E ancora la prostituzione per un breve periodo, la droga, l’impegno politico.
Vladimir Luxuria: da piccola invidiavo mia sorella
“Mi vestivo maschio ma mi sentivo addosso come una camicia di forza. Invidiavo mia sorella Laura che a Carnevale poteva tirare i coriandoli vestita da spagnola”. Vladi racconta che a soli 16 anni si è trovato a un bivio. “Avrei potuto travestirmi da maschio, accontentare gli altri. Ma ho scelto di diventare me stesso“.
I miei genitori non mi hanno mai picchiata
Dei suoi genitori sottolinea la comprensione anche se raggiunta con difficoltà. «Non mi hanno mai picchiata né cacciata di casa. Come è success ad alcune mie amiche trans”. Il papa fece fatica ad accettarla, ora è un militante. Per molto tempo nessuno si è accorto di nulla. “Hanno dovuto inizia a farsi delle domande quando alla vigilia di Natale mi hanno visto arrivare con le sopracciglia rifatte”.
A scuola mi facevano la pipì nelle scarpe
Anni durissimi a scuola. “Mi scrivevano ricchione sui libri. Mi facevano la pipì nelle scarpe. Mi davano spinte, mi tiravano oggetti. Come è noto Vladimir Luxuria ha rifiutato di operarsi. Per diventare donna ha vissuto un lungo percorso psicologico. “Ho voluto che la mia femminilità coesistesse con il mio passato. Mi chiamo anchor Vladimir. Sono una trans donna, non una donna trans”.
La popolarità è tornata a Foggia come una diva
Quale effetto le fa essere un personaggio molto famoso? «Il piacere di tornare nella mia città, Foggia, ed essere accolta come Sophia Loren quando torna a Pozzuoli”. Merito soprattutto di Maurizio Costanza che la ospitò a lungo nel salotto più famoso d’Italia alla fine degli anni ’90.
La gratitudine verso Maurizio Costanzo
” Avevo già cominciato ad essere un personaggio pubblico, con i primi gay pride. Con le apparizioni al Muccassassina a Roma. Ma quella fase era diversa”. La Luxuria ricorda come una svolta epocale la legge del 2006 arrivata in Parlamento. Che oggi con l’affossamento della legge Zan dimostrerebbe di essere “tornato molto indietro negli anni”.
Legge Zan, mi viene la nausea
“Non riesco a pensare a quelle urla dello stadio in Senato, quando il ddl Zan è stato brutalmente affossato. Mi viene la nausea”. Poi l’annuncio da militante. “Torneremo a far sentire la nostra voce. Penso a una raccolta aziendale per una legge di iniziativa popolare. Non basta cinquantamila. Se cimettiamo insieme – le associazioni e qualche partito superiamo il milione”. L’amore – conclude Vladimir – l’ha solo sognato. “Ho sublimato con l’impegno civile, con l’approvazione delle persone“.