A Milano flop del raduno no vax. A Vienna oltre 40mila in piazza contro l’obbligo vaccinale
Nessuna manifestazione contro il green pass in piazza Duomo a Milano. E’ quindi sfumato quello che avrebbe dovuto essere il 21esimo sabato consecutivo di protesta a Milano contro il certificato verde, dopo il giro di vite deciso dal Viminale.
Nelle vie del centro del capoluogo lombardo si sono viste migliaia di persone, dedite però alla passeggiata e allo shopping pre-natalizio. In piazza Fontana, luogo tradizionale di ritrovo dei no green pass, e nella vicina piazza Duomo non si sono registrati raduni. Lo scorso sabato si era invece registrata qualche tensione, con 15 identificati.
Unico teatro della protesta è stato l’Arco della Pace, dove dalle 15 si sono riunite alcune centinaia di manifestanti per contestare il vaccino e le misure anti-Covid. Al termine del presidio, conclusosi verso le 18, non è però partito il corteo diretto verso piazza Duomo, come accaduto alcune settimane fa. Sebbene annunciato, non è pervenuto alla manifestazione organizzata dall’associazione La Genesi il sindacalista dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer.
L’associazione La Genesi, che si autodefinisce come “una delle forze trainanti del dissenso”, aveva annunciato con una certa enfasi la mobilitazione. Parlando di “un evento internazionale che vedrà la partecipazione di illustri rappresentanti di vari Paesi non solo europei: medici, avvocati, giornalisti, politici e attivisti impegnati in una comune lotta contro le politiche liberticide e la tirannia che i nostri governi, ormai ridotti a regimi, infliggono ai popoli dell’intero pianeta”.
A Vienna invece la protesta contro l’obbligo vaccinale ha visto decine di migliaia di persone scendere in piazza. L’obbligo dovrebbe entrare in vigore a febbraio. Secondo la polizia 15mila persone si sono inizialmente riunite nella centrale Heldenplatz, ed alla fine circa 44mila persone hanno partecipato alla manifestazione di questo sabato, che arriva alla vigilia della fine del lockdown parziale ma solo per i vaccinati, mentre i non vaccinati continueranno ad essere sottoposti alle restrizioni.
E’ intervenuto il leader del partito di estrema destra Fpoe, Herbert Kickl, che ha definito la vaccinazione obbligatoria e il lockdown per i non vaccinati “un assalto all’umanità”. “Il governo sta agendo in maniera sadica”, ha aggiunto.