Aborto, Marcianò (Ordinario militare): “Oggi la donna incinta è un peso per la società e nel mondo del lavoro”

22 Dic 2021 16:16 - di Carlo Marini
aborto, Marciano

“Oggi c’è una profonda solitudine che non permette scelte libere, non solo dal punto di vista economico ma anche sociale, culturale, umano. Non ci accorgiamo più di questo tesoro. La donna incinta è spesso un peso per il mondo del lavoro, per la società. Talvolta anche per la medicina che non esita, ad esempio, a suggerire la via dell’aborto per qualsiasi rischio o sospetto di malattie congenite, malformazioni, patologie importanti o anche lievi, che possano richiedere maggiore cura”. Lo ha denunciato L’Ordinario militare, monsignor Santo Marcianò, nell’omelia pronunciata nel corso della messa in vista del Natale nella cappella militare dell’ospedale  del Celio a Roma.

Marcianò contr “Aborto, eutanasia e suicidio assistito”

“E una sconfitta della scienza medica, così come lo è la morte procurata, somministrata – l’ha definita così papa Francesco di recente – con eutanasia o suicidio assistito. Maria, appena iniziata la gravidanza, si prenderà cura dell’anziana Elisabetta. Oggi, invece, assieme ai malati anche gli anziani subiscono i colpi di scalpello di una società che discrimina, scarta e fa sentire inutili. Ma la tentazione di ‘farla finita’, che a volte potrebbe cogliere la persona in condizioni di fragilità, non deve diventare mai una via percorribile per la medicina. Mai! Dobbiamo gridarlo! Sarebbe antiscientifico e antimedico, oltre che anti umano”.

Marcianò cita il Papa e ringrazia le Forze Armate

Da qui la gratitudine rivolta alle Forze Armate. E ciò per “il ruolo decisivo che la sanità sta giocando in una tale emergenza mondiale. iIn particolare la sanità militare. Rcerca scientifica, ricoveri e trasferimento di pazienti, organizzazione della campagna vaccinale in tanti aspetti. Anche in questo frangente i vostri diversi presidi, come questo Policlinico militare del Celio, rappresentano un’eccellenza e un prezioso strumento di giustizia e pace, per le cure che assicurano a tutti; e rendere terapia e prevenzione fruibili per tutti è giusto ed essenziale, a livello nazionale e internazionale”.

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