Caso Morisi, chiesta l’archiviazione. Salvini: «Lo hanno sputtanato a reti unificate, ora tacciono»
La Procura di Verona ha depositato ieri la richiesta di archiviazione per Luca Morisi, l’ex responsabile della comunicazione di Matteo Salvini, coinvolto in uno scandalo con due ragazzi escort e della droga e finito indagato a seguito di una prima ricostruzione in cui sembrava che avesse ceduto lui gli stupefacenti. La notizia della richiesta di archiviazione era stata già ampiamente anticipata, ieri il pm l’ha depositata presso il gip, riconoscendo come a carico di Morisi non vi fosse alcun profilo penale. Di quella vicenda, dunque, non resta che il fango.
Depositata la richiesta di archiviazione per Morisi
A sottolinearlo in queste ore è stato anche, a più riprese, lo stesso Salvini. «Ieri è arrivata la notizia che la procura di Verona ha archiviato le accuse contro Luca Morisi, sputtanato a reti unificate per due mesi. Dopo due mesi di fango sui giornali sulle tv, sui Tg – ha detto Salvini – la procura ha archiviato perché il reato non sussiste. Io mi sono arrabbiato non perché hanno attaccato la Lega in piena campagna elettorale, ma perché voi avete letto la notizia dell’archiviazione da qualche parte? Forse a pagina 37, a fianco delle previsioni del tempo o accanto ai necrologi».
Salvini: «Lo hanno sputtanato per due mesi, ora solo dei trafiletti»
«Come Lega abbiamo passato mesi difficili, hanno provato a farcene di tutti i colori, cercando quello che provano a fare da 30 anni senza riuscirci: trovare divisioni e metterci gli uni contro gli altri. Le correnti le lasciamo agli altri», ha aggiunto il leader del Carroccio, parlando all’assemblea regionale del partito in Puglia. Anche ieri, nel corso del suo intervento ad Atreju, Salvini si era soffermato sul caso Morisi, non nascondendo né la rabbia né l’amarezza. «Hanno colpito un amico, Morisi, per colpire me e in questi casi mi incazzo come un bufalo. Prendetevela con me, non con chi mi è vicino», aveva detto, tra l’altro, Salvini.