Colle, Rampelli: «Vogliamo un presidente presidenzialista per far voltare pagina all’Italia»

27 Dic 2021 14:11 - di Redazione

“La definizione di un presidente Patriota non è scontata. L’Europa continua a essere politicamente fragile, e di fronte alla Germania e alla Francia che difendono con forza i propri interessi, anche l’Italia deve farlo”. Così Fabio Rampelli, ospite a L’aria che tira, in merito al profilo del successore di Mattarella. “Né atteggiamenti supini né ostilità preconcetta”, aggiunge il vicepresidente della Camera.

Rampelli: Vogliamo un presidenzialista e patriota

Vorremmo un presidente che promuovesse l’interesse nazionale. E poi vorremmo un presidente-presidenzialista. Che agevolasse cioè il Parlamento nella non più rimandabile riforma costituzionale per l’elezione diretta del Capo dello Stato o del Capo del governo. Il passaggio alla democrazia diretta nella società dinamica e globale è urgente, per evitare che le decisioni importanti vengano prese da altri”.

Per prima cosa dovrebbe sciogliere le Camere

L’auspicio di Fratelli d’Italia è che si arrivi a un cambio di passo verso il presidenzialismo. “Il primo atto che dovrebbe fare il nuovo capo dello Stato”, dice Rampelli, “è quello di sciogliere le Camere tornando alle elezioni per poter scegliere un Parlamento e un governo in sintonia con i sentimenti del popolo italiano. Bisogna porre fine all’era dei commissari esterni che in Italia sta andando avanti da troppo tempo sospendendo di fatto la normalità democratica”.

Rifiuti a Roma, sudicia come ai tempi della Raggi

Poi i riflettori si spostano sulla Capitale. E sull’eterno allarme rifiuti. È cambiato qualcosa? “Roma è esattamente sporca e sudicia come ai tempi della sindaca Raggi”, dice l’esponente di Fratelli d’Italia dai microfoni de La7. “Ma sarebbe ingeneroso – aggiunge . mettere in croce il sindaco Gualtieri che si è da poco insediato. E  che dovrà affrontare il tema complesso del ciclo dei rifiuti. Tuttavia, sulle azioni di raccolta e spazzamento, che lui aveva promesso di risolvere entro Natale doveva garantire quel miglioramento annunciato che invece non c’è stato. Il mio quartiere è una latrina, la periferia è sommersa di immondizia, il centro è in difficoltà. Occorre imparare a rispettare gli impegni che si prendono oppure a non illudere i romani”.

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