Covid, 30.810 contagi. Tre studi confermano: Omicron ha una ridotta infettività polmonare
Sono 30.810 i nuovi casi di Covid e 142 morti secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. Processati 343.968 tamponi con un tasso di positività al 9%. Sono stati un centinaio gli ingressi in terapia intensiva in ventiquattr’ore, 1.126 in totale. Salgono anche i ricoverati con sintomi che sono 503 in più di ieri e portano così il totale dei pazienti nei reparti a 9.723. Dall’inizio dell’emergenza il Covid ha contagiato 5.678.112 persone, mentre le vittime salgono a 136.753. I guariti sono 5.003.855, 9.992 nelle ultime ventiquattr’ore. Ad oggi in Italia ci sono 537.504 positivi, 20.665 in più di ieri.
Omicron, tre studi confermano: «Ridotta infettività a livello dei polmoni»
Sono tre studi indipendenti sulla variante Omicron di Sars-CoV-2, uno condotto in Giappone, un altro a Cambridge (Uk), e l’ultimo a Hong Kong. Tutti e tre suggeriscono la stessa conclusione: il nuovo mutante mostrerebbe una “ridotta infettività” a livello dei polmoni, delle cellule polmonari. A citare i tre lavori è lo scienziato Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute, su Twitter. Lo studio britannico e quello di Honk Kong si basano su test di laboratorio in vitro, quello giapponese è un lavoro condotto in vivo su modelli animali.
«Quando Sars-CoV-2 si è evoluto in Omicron – osserva Topol – la trasmissione e la fuga immunitaria hanno raggiunto nuovi livelli. Fortunatamente, tre studi indipendenti da laboratori al top, incluso uno condotto su un modello in vivo ben considerato, mostrano tutti una ridotta infettività polmonare rispetto a Delta», riassume.
Perché questo è importante? Perché, spiega lo scienziato, «si aggiunge potenzialmente al muro immunitario costruito da vaccinazioni, richiami e infezioni precedenti, il fatto che il virus stesso possa essere meno patogeno».
Covid, in Australia il primo morto di Omicron
Intanto in Australia è stato confermato il primo decesso legato alla variante Omicron del Covid. Le autorità sanitarie del Nuovo Galles del Sud hanno comunicato su Twitter la morte di un ottantenne con patologie pregresse e che aveva ricevuto due dosi di un vaccino contro il coronavirus.