È febbre No vax sul web. In sei mesi sui social e sulle App raddoppiano gli utenti No Green pass
Dai falsi Green pass al dissenso organizzato, su social e sulle App di messaggistica si nasconde una vera e propria ‘regia no-vax’. Gruppi organizzati che alimentano il dubbio, convinzioni antiscientifiche e complottistiche. Per non parlare del commercio di falsi Green Pass sfruttando Telegram.
Mesit: in 6 mesi raddoppiati gli utenti no vax
È quanto emerge dal secondo rapporto su Fake news e Vaccinazione Covid -19, realizzato dalla Fondazione Mesit (Medicina sociale e innovazione tecnologica). Secondo il report, in particolare sono più che raddoppiati gli utenti no-vax in sei mesi. Lo studio certifica infatti una crescita dell’interesse sui social e le varie App. Soprattutto di quanti sono contrari alle vaccinazioni. In particolare, a fine novembre 2021 (solo su Facebook e Telegram) sono stati rilevati oltre 1,2 milioni di utenti. Che seguono pagine, canali o gruppi a tema vaccini.
Su Facebook e Telegram 1,2 milioni di follower
Di questi, il 58% segue canali di diffusione di teorie dichiaratamente no-vax. Tra maggio e novembre 2021, il numero di utenti con orientamento no-vax è più che raddoppiato. Crescendo del 130% in sei mesi. A fine novembre sono 358mila. In crescita (+8%) anche gli utenti Facebook follower di pagine no-vax nei confronti dei vaccini contro Covid-19 (126mila).
Il boom del commercio di falsi Green pass
Lo studio svela che dietro la crociata contro i vaccini si nasconde spesso “una regia attenta e specializzata. Che sta manipolando le opinioni di migliaia di utenti”. A dir poco inquietante – evidenzia il report – “è lo scenario che si nasconde dietro il tema Green pass. Con 877mila utenti attivi in pagine, gruppi o canali a tema certificazione verde, il 97% dei quali segue canali con orientamento contrario al Green Pass (850 mila)”.
49 canali Telegram contro il certificato verde
Lo studio mette in luce come la principale piattaforma di comunicazione dei no Green pass si conferma essere Telegram, che in Italia ospita 660mila utenti contrari al certificato, mentre sono 190mila su Facebook. Sono 49 i canali o gruppi Telegram contrari al Green pass. E quasi uno su due (45%) si occupa di vendere certificati falsi. Un canale/gruppo su tre, invece, si occupa di organizzare manifestazioni e proteste (29%). Non mancano un 8% di canali che segnalano locali, ristoranti o esercizi commerciali che non chiedono il Green pass. Un restante 6% di questi canali è invece gestito da studenti.
Le pagine “Dittatura sanitaria” e “Guerrieri”
L’acquisto dei certificati falsi è un’attività letteralmente esplosa negli ultimi mesi. Dallo studio emerge poi un fenomeno ancor “più preoccupante“. La nascita di canali o pagine con nomi come ‘Dittatura sanitaria’ o ‘Guerrieri’. Analizzando uno dei gruppi più seguiti su Telegram è stata addirittura identificata una caratteristica struttura a ‘scatole cinesi’. La strategia di comunicazione e community building del movimento no-vax – osserva l’analisi della Fondazione Mesit – si ramifica in diversi canali nazionali (ad esempio tramite canali italiani, francesi, tedeschi e così via) e/o tematici (con una differenziazione di canali in base all’argomento: interviste ai leader, proteste di piazza e altro)”.