Ferrero, veleni in famiglia: “li mort… sua”. E lui della figlia: “damoje ‘na piotta”
Le intercettazioni di Massimo Ferrero e della figlia Vanessa fatte dalla guardia di Finanza ed inserite nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere il neo-dimissionario presidente della Sampdoria, la ragazza e un collaboratore restituiscono un quadro fatto di veleni e insulti in famiglia con l’imprenditore che cerca di tirare in tutte le maniere sui soldi da dare alla congiunta e lei che parlando al telefono con una sua amica ne dice di tutti i colori sul padre, insultandolo ripetutamente.
Il 5 febbraio del 2021 Massimo Ferrero è al telefono con Gianluca Vidal (commercialista che cura gli aspetti economici delle varie società del gruppo Ferrero), al quale chiede, si legge nell’ordinanza di misura cautelare del Gip in relazione all’arresto dell’ormai ex-presidente della Sampdoria, “quali sono le richieste avanzate dalla figlia Vanessa Ferrero“.
E Vidal spiega al suo interlocutore: “Te la dico trasparentemente! Te la dico…dopo averla detta me la dimentico, ok? Perché non te l’ho mai suggerita! Allora non si può fare con Palazzo, non esiste, è impossibile, perché Palazzo è monitorata ogni trenta secondi…non si può fare con…sotto con ‘la mamma’, non si può fare con le altre società collegate, si può fare soltanto…l’unica dove non c’è nessun obbligo di rendiconto e di controllo è Ssh, su Ssh però non ho voluto anticipare le cose a Bosco perché non voglio che si facciano i cazzi tuoi“.
“Quindi – prosegue Vidal – mi sono fatto mandare tutti i rapporti e l’aggiornamento della situazione contabile che mi hanno già mandato! Me l’hanno mandata ieri! Quindi se questa che è identica a te dall’altra parte… la smette di scassarmi la minchia! Io, oggi, guardo questi dati e ti dico se tu la puoi fare, se tu la puoi fare poi devi essere tu a decidere di poterlo farei, lei oggi sta chiedendo delle cagate…sta chiedendo cinquantamila euro per riavviare…per i danni che”.
A questo punto interviene Massimo Ferrero: “Eh, gli diamo ’na piotta e fa tutto“. E Vidal: “Fa tutto alla grande! No, non gliela diamo tutto assieme i ciccioli, gli diamo cinquanta e cinquanta“. Al che Ferrero ribatte sempre riferito alla figlia: “Gliene diamo trenta! Trenta e trenta! Ci sono però già i soldi là, eh!”.
“Sì lo so… – dice Vidal – però abbiamo anche l’obbligo con…con il transfer! Sto verificandoti tutto, lascia che…”. E, poi, ancora Ferrero: “Va beh, ascolta, c’è un’altra cosa che…così non ti dicono un cazzo …quella cosa dei cinquantamila euro da dare a l’Arabia Saudita … l’hanno rifiutata“.
Ma la figlia Vanessa Ferrero non è da meno con il padre Massimo.
È il 4 giugno del 2021 quando Vanessa Ferrero è al telefono con una interlocutrice.
Nel corso della telefonata, si legge nell’ordinanza di misura cautelare del Gip “Vanessa si sfoga sulla questione mutuo della casa che sta comprando e nel contempo si lamenta del comportamento del padre e del fatto che, nonostante l’abbia messa nei guai non dimostra alcuna comprensione nei suoi confronti”.
“No va bè – dice Vanessa – a parte per il mutuo che me rode il culo a mille perché… cioè… deliberanno… fanno… mò è uscita fuori una cazzo di garanzia che porco Cri… lo sanno tutti… cioè in centrale rischi per di’ (…), ma che cazzo vuoi? Ma delibera e non caca’ er cazzo! Che ce pensi due giorni prima del rogito? A testa di minchia… me devi far gioi’ per nulla”.
“Fatto sta – prosegue la figlia di Ferrero – che mò ho chiamato tutto il mondo… sempre che il mio advisor dia una spiegazione tecnica e logica… grazie poi all’esito positivo ieri della società (…) perché ovviamente è un cazzo nel culo legato alla società… poi me rompe il cazzo che mio padre ogni volta – ah… quando cresci… che te fai le cose da sola… perché ce so io… perché me danno credibilità a me… io… io… io sono io e voi non siete un cazzo. Ma li mortacci tua (…). Io sto così per i cazzi tua e me devi pure dì…capito?”.
“Cioè io te giuro – afferma Vanessa – mi’ padre io non vedo l’ora di sputargli in faccia… e mannallo a fan culo pure lui… i sordi… glie dò n’ culo e foca ai capelli (…). Ti giuro non ce la faccio più! Cioè, invece de dire amore scusa che ti ho messo in questa situazione di merda (…) a paga’ la galera quando i problemi so’ miei e non tuoi, perdonami figlia diletta… così dovrebbe comportasse, hai capito? Cosa ti serve? Mangiare? L’università? Bere? Non c’ho manco i soldi per la spesa (…). Pure mi’ padre che… se lui c’ha l’Alzheimer… o un principio di schizofrenia e nella mente si è convinto che tutti i problemi che c’ha è colpa mia… è un problema suo non io (…). Io non ho fatto una cosa delle 16 denunce penali che c’ho, una, una (…), glielo devo di’, non ce sta con la testa, sta fuori de testa. A me non me ne frega un cazzo… io me voglio leva’ da sto ginepraio! Io me voglio leva’, io voglio lavorare… farmi i cazzi miei… devono mori‘, capito? Che li mortacci loro, sto così per loro“.
In un’altra diversa telefonata, datata 21 giugno 2021, la figlia di Ferrero dice a una diversa interlocutrice: “Io non posso neanche andarlo a di’ in giro che Massimo Ferrero è ‘na merda… che fa schifo… che va a di’ che tutit i figli so’ attaccati alla bocca… invece lui che fa sta cazzo di vita la fa grazie a me! Capito? Se lui sta dove sta, se è arrivato in Sampdoria… se è arrivato a essere qualcuno è grazie a ‘sta pezza de merda che ha firmato tutto e guarda come me fa sta’? E per un cazzo de mutuo che mi ha dato… tutti i giorni a romperme il cazzo”.
Per il gip cosentino che ha girato le ordinanze di custodia cautelare non ci sono dubbi: “Il ruolo apicale di Ferrero Massimo emerge, quindi, in maniera evidente dalle varie emergenze investigative fin qui esaminate: ruolo di ‘dominus’ nella gestione delle Società, che non solo viene rivendicato dallo stesso Ferrero ma gli viene anche riconosciuto dai vari interlocutori e correi“.