Green pass, Fedriga: «Su ragazzini e trasporto pubblico chiesta al governo un’alternativa»
«Dare un’alternativa, una parentesi, un accompagnamento» ai ragazzini non ancora vaccinati e in vista dell’obbligo del Green pass sui mezzi pubblici. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga nel corso della conferenza stampa per fare il punto della situazione sull’emergenza da Covid-19 e le misure di prevenzione.
Fedriga sul Green pass sui mezzi pubblici
«Avremo questa settimana la questione del green pass per il Tpl. È la cosa più delicata e su cui dovremmo avere una maggiore attenzione – ha osservato il governatore – Ho avuto modo di confrontarmi con il governo nelle scorse ore e abbiamo fatto presente che, dal mio punto di vista e di molti governatori, bisogna prendersi una parentesi per fare sì che un ragazzino di 13 anni possa fare il vaccino». Fedriga ha ricordato che ci sono piccoli paesi dove non è facilissimo fare il tampone e i giovanissimi rischierebbero di essere esclusi dal Tpl e dalla possibilità di andare a scuola. Secondo Fedriga servirebbe un accompagnamento e magari prevedere “la Ffp2 in alternativa”. Poi ha continuato: «Non ci sono ancora indicazioni precise ma il governo ha detto che si tratta di controlli a campione».
Fedriga: «Ognuno è responsabile di quello che fa»
«I controlli sono utilissimi, ma siamo in una pandemia», ha ricordato Fedriga richiamando tutti a un senso di responsabilità: «Ognuno è responsabile di quello che fa» e «l’appello che faccio è che tutto deve avvenire in una consapevolezza personale. Non può passare la logica che uno può fare finché non viene sanzionato». E poi ancora: «Se fossero tutti vaccinati il Fvg non sarebbe in zona gialla».
«Bisogna essere realisti»
Dobbiamo prendere misure “attuabili e di equilibrio”, ha detto poi rispondendo a una domanda sul perché di una mancata stretta sulle manifestazioni. «Ci metto un minuto a scrivere un’ordinanza, ma l’ordinanza va fatta rispettare», ha sottolineato ricordando che già si sono svolte manifestazioni non autorizzate. «Bisogna essere realisti», ha continuato e «bisogna fare misure applicabili». «Se la gente vuole manifestare almeno so che c’è un responsabile e che vengano rispettare le regole per limitare i danni», ha continuato.
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