“Il mix di vaccini? Nessun dato attendibile”. Crisanti semina altri dubbi, oltre a quelli sui bambini
Il professor Andrea Crisanti aveva già osato manifestare qualche dubbio, scientifico, sulla “corsa” ai vaccini per i bambini, sotto lo sguardo indignato di Lilli Gruber. Stavolta, invece, il virologo veneto si è espresso, con qualche perplessità, anche sul mix di vaccini per la terza dose.
Crisanti: “Non ci sono studi sul mix dei vaccini”
A precisa domanda, quanto funziona il mix di vaccini?, Andrea Crisanti risponde: “Non abbiamo dati, non sappiamo quale sia la protezione“. Il professore patavino pone domande relative alla vaccinazione eterologa contro il coronavirus, ormai di routine con la nuova fase della campagna di vaccinazione. “Un’informazione necessaria nel prossimo futuro riguarda la protezione per la popolazione. I dati li otteniamo dai trial delle case farmaceutiche, che si sono concentrate su singoli vaccini. Non ho dubbi che la vaccinazione eterologa protegga per un certo periodo, ma non abbiamo di fatto i dati per capire chi è più o meno protetto”, dice Crisanti a L’aria che tira.
“Nessuno sa quale sia la combinazione migliore, perché nessuno ha fatto uno studio. Noi facciamo riferimento a dati di Pfizer e Moderna che sono coerenti con una vaccinazione basata su due dosi di un unico vaccino. Noi abbiamo creato diversi regimi di immunizzazione e diventa difficile quale sia l’effettivo livello di protezione e molte decisioni in futuro si baseranno sul livello di protezione della popolazione, non sul numero di vaccinati”, afferma ancora.
I dubbi sulle prime dosi ai bambini
Sta per partire la vaccinazione dei bambini della fascia 5-11 anni. “In Israele sono stati vaccinati 80mila bambini, in Usa circa 2 milioni. Non ci sono effetti collaterali, ora ho molta più fiducia dopo 2 milioni di casi rispetto a quanto avveniva dopo 2000 casi del trial”, dice Crisanti ricordando gli interrogativi posti nelle scorse settimane. Credo ci debba essere una comunicazione fatta veramente bene, in Israele e negli Stati Uniti l’adesione non è stata elevatissima”. Il virologo ritiene opportuna una chiusura anticipata delle scuole a Natale? “Una settimana di chiusura delle scuole potrebbe alleggerire la pressione. Si potrebbe dare una settimana in più di vacanza”.
In Italia pare imminente la proroga dello stato d’emergenza fino alla fine di marzo 2022. “Senza lo stato d’emergenza, la gigantesca macchina messa in piedi si scioglie. Nella proroga andrebbero varati provvedimenti per sistemare la macchina e renderla strutturale”, dice Crisanti.