Il patriota Mattarella: «L’Italia è un grande Paese. I cittadini non cedano alla rassegnazione»
«L’Italia è un grande Paese e gli italiani sono un grande popolo. Dobbiamo avere fiducia nelle nostre potenzialità». Usa toni particolarmente patriottici Sergio Mattarella per lo scambio di auguri – l’ultimo del suo settennato – con i rappresentanti delle istituzioni. È l’effetto-commiato che, si sa, aggiunge sempre alle parole un tocco di particolare solennità. E quello di Mattarella dal Quirinale non fa eccezione. «Ho sottolineato soprattutto le ragioni che inducono alla speranza – ha proseguito il Presidente – perché, troppo spesso preferiamo soffermarci sui nostri limiti, su ciò che divide o sulle lacune».
Mattarella: «E gli italiani sono un grande popolo»
Queste, ha aggiunto, «non vanno né ignorate né sottaciute ma, limitandosi a questo, si rischia di cedere alla tentazione della rassegnazione. Tarlo pericoloso che blocca il Paese, che consuma il futuro, soprattutto quello dei giovani». E qui Mattarella ha citato il premio Nobel assegnato a Giorgio Parisi. «È certamente il frutto della sua intelligenza e del suo lavoro di scienziato – ha premesso -. Ma quel premio costituisce anche un riconoscimento alla nostra università e alle qualità della nostra ricerca. Il che ci rende orgogliosi e ci incoraggia a guardare avanti. Del resto, una delle caratteristiche della nostra gente si manifesta quando le condizioni sono difficili: è il momento in cui riusciamo a esprimere il meglio di noi. A ritrovare la fiducia smarrita».
«Grazie a maggioranza e opposizione»
Il tema dell’Italia è stato il leit-motiv dell’esternazione presidenziale. Anche nel rapporto con l’Europa, definita come «una realtà imprescindibile» per il nostro Paese. «Abbiamo contribuito a un nuovo corso dell’Europa – ha ricordato Mattarella -. Adesso vogliamo che si proceda su questa strada, a partire dalla Conferenza sul futuro dell’Unione». Infine, i rapporti politici. Il capo dello Stato ha voluto esprimere un «riconoscimento» alle forze politiche che hanno accolto il suo appello del febbraio scorso a sostenere un governo nato «per affrontare la pandemia» e per intercettare le opportunità del Pnrr. «Aver saputo mettere in secondo piano divisioni e distinzioni legittime per privilegiare un lavoro comune nell’interesse nazionale – ha puntualizzato Mattarella – è stato molto importante. Questo atteggiamento costruttivo ha accomunato sovente maggioranza e opposizione».