La Germania “chiude”: si va verso il lockdown per i non vaccinati e le saracinesche abbassate

2 Dic 2021 11:45 - di Liliana Giobbi
lockdown per i non vaccinati

«Quello che è veramente importante è, per così dire, il lockdown per i non vaccinati». Ne è convinto il ministro della Salute del governo tedesco uscente, Jens Spahn. «L’importante numero di non vaccinati», dice, «rappresenta una sfida per il sistema sanitario. Se si guarda ai reparti di terapia intensiva, se si guarda alla dinamica dei contagi, si trovano in questo numero troppo alto di non vaccinati». Spahn è anche favorevole a una limitazione significativa dei grandi eventi e a una chiusura dei locali, bar e discoteche.

Lockdown per i non vaccinati e le previsioni

«Possiamo vedere che nelle regioni della Germania, Sassonia, Baviera, dove sono state adottate misure severe, la situazione sembra stabilizzarsi e migliorare. Le misure funzionano». Ma, aggiunge, «servono massicce restrizioni nei contatti». Spahn infine avverte che – anche nell’ipotesi che non vi fossero più infezioni nel paese a partire da domani – vedremmo comunque probabilmente oltre 6mila pazienti nelle terapie intensive nei prossimi giorni».

L’ultimo round di consultazioni

L’ipotesi del lockdown per i non vaccinati si fa strada. L’ultimo round di consultazioni tra premier dei 16 Laender tedeschi e governo centrale ha prospettato il pugno duro. Le misure da adottare per arginare i contagi da coronavirus sono nero su bianco. La videoconferenza ha visto la partecipazione tanto della cancelliera uscente, Angela Merkel, quanto del suo successore, Olaf Scholz.

Sempre allarmanti i dati sul contagio

Gli ultimi dati diffusi dall’agenzia Rki sullo stato della diffusione della malattia riportano 73.209 contagi nelle ultime 24 ore, a fronte dei 75.961 di una settimana fa. I decessi sono stati 388, una settimana fa erano stati 351. L’incidenza su sette giorni per 100mila abitanti è di 439,2 casi, contro i 442,9 di ieri. Dall’inizio della pandemia sono stati 5.977.208 i contagi certificati, 4.979.700 le persone guarite.

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