La Madonna con la barba versione trans, Meloni: «L’influencer Lgbt della Ue offende i fedeli»

7 Dic 2021 15:12 - di Alessandra Danieli

“La Vergine Maria rappresentata come un trans. È così che un Ambasciatore speciale Ue per i diritti Lgbt pensa di costruire un’Europa più inclusiva? Non è sbeffeggiando la religione, offendendo i fedeli o cancellando il Natale che si tutelano diritti civili. Che triste teatrino“. Così Giorgia Meloni in un tweet indignato. Il riferimento è all’immagine di Maria in versione trans con la barba firmata Riccardo Simonetti, attivista e ambasciatore speciale a Bruxelles per i diritti di trans, lesbo e gay.

Meloni: la Madonna trans è un’offesa vergognosa ai fedeli

Nel mirino della leader di Fratelli d’Italia, appunto, la foto-sfregio di Simonetti, attivista arcobaleno,  pubblicata nel numero di dicembre del mensile queer berlinese Siegessäule. La rivista piazza a tutta pagina l’immagine di una Vergine Maria in versione trans. Con tanto di folta barba e di manto azzurro, con sul grembo il bambino Gesù, dietro uno sfondo azzurro con la stella cometa. Il politicamente corretto e l’ideologia gender non conoscono limiti di buongusto e di rispetto. Altro che tolleranza e inclusione. Arrivando all’offesa di quanti difendono tradizioni e identità. Giudicati ‘pericolosi’ oscurantisti.

Santanchè: non è una provocazione ma uno sfregio

Sdegnato anche il commento di Daniela Santanchè. “Dopo l’Europa che ha tentato di cancellare il Natale arriva la Vergine Maria con la barba in versione trans. Questa non è una provocazione choc ma uno sfregio ai simboli cristiani”. Così la senatrice di Fratelli d’Italia. Che incalza: “Sull’altare del politicamente corretto non si sacrificano i nostri valori. Mi domando cosa sarebbe successo e cosa avrebbe detto la sinistra se una tale indegna rappresentazione avesse coinvolto la religione islamica”. E infatti dal fronte progressista è un silenzio assordante. No comment sulla Madonna in versione trans. Nessuno che si sia accorto e che trovi il tempo per un giudizio sulla foto dell’ambasciatore Ue Simonetti?

La replica della Ue

Bizzarra la replica della Ue. Simonetti non è un ambasciatore del Parlamento Europeo presso la comunità Lgbt. Anche perché una carica simile semplicemente “non esiste”, precisa il Parlamento Europeo.  Simonetti è invece, come molti altri influencer, una persona con cui il Parlamento collabora, in ragione della sua popolarità nelle comunità di riferimento, per informare la comunità Lgbt sulle proprie attività. In pratica, il Parlamento gli gira le informazioni e lui ne fa l’uso che crede, spiegano. In questo caso ne fa un uso improprio e offensivo della maggior parte dei credenti. “La collaborazione con gli Influencer – spiega all’Adnkronos un portavoce del Parlamento Europeo – incluso Simonetti, fa parte della strategia di comunicazione del Parlamento europeo. Insomma, dalle parti di Bruxelles sono più preoccupati di salvare la forma che la sostanza, totalmente irricevibile.

 

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