La Russa: il FT sponsor di Draghi? Ma il presidente lo scegliamo noi, mica gli inglesi
Il vertice del centrodestra sul Quirinale si terrà giovedì 23 dicembre a Villa Grande. E sui colloqui aleggia il famoso piano B: il nome di Letizia Moratti come candidata al Colle se su Berlusconi mancassero i numeri. Ne parla Ignazio La Russa in un’intervista al Corriere della sera, sottolineando che per la prima volta il centrodestra sarà decisivo nella partita.
La Russa spiega poi che “la nostra prima scelta, convinta, è Berlusconi. Che peraltro ha dimostrato di essere super partes, un vero patriota, con il discorso del 25 aprile del 2009 a Onna, un discorso di pacificazione nazionale, attuale, con il riconoscimento dei meriti della Resistenza. Fu il momento di massima crescita di Berlusconi, subito dopo il terremoto”.
Nel caso in cui, appunto, mancassero i numeri, per La Russa occorre verificare che cosa vuole fare Mario Draghi. “Certo se decidesse di dover fare il presidente della Repubblica penso sia difficile che non ce la faccia, la sua maggioranza non potrebbe tirarsi indietro. In quel caso ci interrogheremo sul da farsi”. Il fatto che il Financial Times sponsorizzi Mario Draghi non lo impressiona: “Almeno il presidente della Repubblica ce lo vogliamo scegliere noi o lo devono fare gli inglesi?”.
Poi, dopo il voto per il Colle, per La Russa bisogna andare al voto, come FdI ripete da settimane. “Sul ritorno al voto noi siamo coerenti, secondo noi questo Parlamento che vede come primo partito i Cinque Stelle non rispecchia da tempo il corpo elettorale e questo è un elemento che può indurre il capo dello Stato a sciogliere le Camere. Ci vuole un governo eletto dal popolo, se poi non si va a votare non è che ce ne andiamo sull’Aventino, continueremmo a fare politica”.
Alla domanda, infine, se oltre a Berlusconi ci sono altri candidati d’area, La Russa risponde: “Almeno cinque, anche se non ne abbiamo mai discusso né ipotizzato la scelta. È bastato un incontro di Giorgia Meloni con Letizia Moratti per pensare a questa prospettiva che non è stata neppure sfiorata nel colloquio. Ma solo parlarne dimostra che per i media è possibile un candidato proposto dal centrodestra. Ma il Berlusconi di Onna resta la prima scelta, un attimo dopo la sua elezione sarebbe il presidente di tutti”.