Ladri di case, l’ultimo scempio: anziano costretto a vivere in una terrazza. Meloni: basta soprusi (video)
Ladri di case, l’ultimo scempio: a Roma un anziano malato è costretto a vivere in una terrazza fredda e umida. Giorgia Meloni commenta il caso sui social e denuncia la vergogna quotidiana delle prevaricazioni, annunciando battaglia in Parlamento. Sì, perché la piaga dei ladri di case è una ferita che sanguina quotidianamente. La cronaca riporta ormai con scadenza quotidiana casi di occupanti abusivi che si insediano approfittando dell’assenza momentanea dei legittimi residenti, se non dei proprietari. L’ultima volta che i media hanno mostrato l’ennesimo oltraggio, condito amaramente dalla beffa che con cui legge e democrazia aggiungono il danno allo scandalo, il servizio (in onda nei giorni scorsi in una puntata di Dritto e rovescio di Paolo Del Debbio) ha riguardato il caso di un anziano romano costretto a vivere su una terrazza perché l’inquilino moroso che occupa casa sua si rifiuta di andarsene e non paga l’affitto dal 2019 (vedi il video postato in basso).
Ladri di case, l’ultimo scempio: anziano malato costretto a vivere in una terrazza
Quella terrazza è fredda e ci piove dentro. L’abitacolo che l’uomo ha ricavato da uno spazio esterno ha per tetto delle lamiere e il pavimento inondato dalla pioggia. Per tenersi al caldo ha solo una stufetta che, confida alla giornalista che lo intervista, occasionalmente gli tiene anche compagnia. Lui si è attrezzato come ha potuto, ma è stanco e malato. Anzi, peggio: è rassegnato, come confessa lui stesso in chiusura di servizio. Parole che indignano e commuovono. E su cui Giorgia Meloni, come noto sensibile alla questione dei ladri di case, dalla sua pagina Facebook ha commentato: «Dolorose parole di rassegnazione quelle del signor Enzo. Costretto a vivere in una terrazza per colpa di un abusivo che ha occupato la sua casa. Per lui, per tutte le vittime della prevaricazione degli occupanti abusivi, Fratelli d’Italia ha iniziato una battaglia in Parlamento per difendere la proprietà privata dai ladri di case. Fermiamo queste indegne prepotenze».
Ladri di case, Meloni: Fratelli d’Italia ha iniziato una battaglia in Parlamento
E solo pochi giorni prima, del resto, sempre la presidente di Fratelli d’Italia sulla vexata quaestio, rilanciata dall’ennesimo caso di ladri di case – come anticipato in apertura, purtroppo, ce ne sono a bizzeffe –aveva sottolineato: «Secondo me va approvata una norma. Fosse anche in questo caso per decreto, che sulle sanzioni e sui tempi dia delle risposte completamente diverse». «Le sanzioni – ha avvertito la Meloni in quella circostanza – vanno inasprite per dare un segnale molto chiaro a chi pensa di poter occupare casa di qualcun altro, mentre va a fare la spesa. Poi la reazione dello Stato deve essere immediata. Non possono passare settimane prima che lo Stato intervenga e in alcuni casi non interviene proprio». Come dimostra, una volta di più, il caso del povero anziano romano, una persona che anche nel dramma riesce a dimostrare dignità e pazienza.
L’inquilino occupa casa dell’anziano nonostante la convalida di sfratto del tribunale di Roma
Anche se, nel corso dell’intervista tv, spiega che in realtà non sono pochi i motivi per cui potrebbe adirarsi. E furiosamente pure. «In alcuni punti entra l’acqua, ma io so dov’è bagnato e passo oltre. Una finestra è rotta, e ora fa freddo. Non si può vivere così»… Specie sapendo di avere un appartamento che era della madre, con tre vani caldi e asciutti. Lì però vive il suo inquilino abusivo, un immigrato che all’inviata di Del debbio dichiara di essere il titolare di tre attività commerciali. Al quale il signore romano aveva affittato casa nel marzo 2019, con regolare contratto di locazione. Peccato che l’uomo, dopo aver pagato le prime mensilità, non ha più rispettato il contratto. Accumulando un debito di oltre 16mila euro. Tanto che il tribunale di Roma ha convalidato lo sfratto il 19 agosto 2020. Eppure, nonostante tutto e tutti, il “ladro di casa” continua a far finta di niente.
«Controllo la mia rabbia e mi rassegno»: parole davvero «dolorose»…
La legge assevera ma poi tace. E al povero cittadino, anziano e con patologie croniche, non resta che subire. E continuare a vivere in quella terra fredda e umida. Del resto, come dice l’anziano in conclusione del servizio di Rete 4 sul suo caso: questo sta facendo come gli pare. D’altronde, sembra che lo può fare… E allora – chiosa l’uomo sopraffatto dagli eventi – controllo la mia rabbia e mi rassegno. È più facile…
Sotto, il video del servizio andato in onda su Rete 4 a Dritto e Rovescio