Lamorgese bocciata da Draghi sui migranti, la Meloni attacca: “Perché non la caccia subito?”
Il giorno dopo le parole del premier Draghi, che aveva ammesso l’invasione dei migranti in atto in Italia, con quotidiani sbarchi lungo le coste, Giorgia Meloni, leader di FdI, attacca il ministro Lamorgese e invita il governo a tirare le conseguenze politiche di quanto affermato dal premier. “Draghi ammette fallimento politiche dei porti aperti, evidenziando l’ondata di sbarchi degli ultimi anni. Cosa aspetta allora a mandare a casa Lamorgese? Da tempo Fdi avanza proposte serie e concrete per bloccare l’immigrazione clandestina: ci ascolterà prima o poi il governo?”, scrive Giorgia Meloni su Twitter.
I migranti e le accuse di Draghi alla Lamorgese
Ma il premier Draghi cosa aveva detto esattamente ieri? Ecco il virgolettato che accusa la Lamorgese, già nel suo mirino sul Green pass. “Pensiamo ai flussi di migranti, che molto spesso hanno origine lontano dal mare, da soli non possiamo controllare i movimenti migratori. Da inizio di quest’anno ci sono stati 63mila arrive, 6 volte tanti rispetto al 2019. Serve un maggior coinvolgimento di tutti i paesi europei, anche nel Mediterraneo, l’Italia continua a promuovere un avanzamento europeo verso una gestione collettiva, in un equilibrio fra responsabilità e solidarietà”, erano state le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo alla Conferenza ‘Rome Med-Mediterranean Dialogues’.
Sulla gestione dei flussi migratori – aveva aggiunto – occorre “intensificare il dialogo fra Europa, Nord Africa e Sahel”. Sul fronte migranti, occorre “proteggere i più deboli con cordoni umanitari dai paesi più vulnerabili e rafforzare i flussi legali che sono una risorsa e non una minaccia per la nostra società”, aveva detto il presidente del Consiglio.
Intanto, però, Draghi continua a “proteggere” la sua ministra, di fronte a dati inequivocabili che neanche egli stesso può negare, senza però che abbiano alcuna conseguenza politica.