L’Economist incorona Draghi e l’Italia. C’è poco da esultare: lo fece anche con Monti premier

16 Dic 2021 20:43 - di Guido Liberati
Economist, Draghi, Monti

Mario Draghi come Mario Monti: l’Economist incorona l’Italia e il suo presidente del Consiglio come faceva otto anni fa con il senatore a vita.

Un elogio che dovrebbe allarmare gli italiani. Prima di alzare i calici, infatti, va ricordato che il settimanale economico ha elogiato ancora di più Monti, paragonato addirittura a Cincinnato, come un vero salvatore della patria.

L’Italia Paese del’anno 2021 grazie a Mario Draghi. L”onore’ viene riconosciuto dall’Economist, che definisce il premier “competente e rispettato a livello internazionale… auguroni!”. L’Italia, spiega l’Economist, non è il Paese dell’anno per i suoi successi agli europei di calcio o delle sue pop star all’Eurovisione, ma lo è “per la sua politica”. “Con Mario Draghi, ha acquisito un primo ministro competente, rispettato internazionalmente. Per una volta – scrive il settimanale – un’ampia maggioranza dei suoi politici ha sepolto le differenze per sostenere un programma di approfondite riforme, il che porterà l’Italia ad avere i fondi che le spettano nel recovery plan dell’Ue”.

L’Economist va pazzo per Draghi

“Il tasso di vaccinazione Covid dell’Italia – si legge ancora- è fra i più alti d’Europa. E dopo un difficile 2020, la sua economia si sta riprendendo più velocemente che in Francia o Germania. C’è un pericolo che questo inusuale buon governo possa essere reversibile. Draghi vuole diventare presidente, un ruolo più cerimoniale, e potrebbe succedergli un primo ministro meno competente. Ma è difficile negare che l’Italia sia un posto migliore che nel dicembre 2020”. “Per questo è il nostro Paese dell’anno”, scrive l’Economist, concludendo con un “auguroni!” in italiano.

L’Economist elogiando Draghi aveva prima ricordato di aver spesso criticato l’Italia “per la scelta dei leader, come Silvio Berlusconi”, che aveva definito “inadatto” negli anni scorsi. Ora l’editorialista britannico dice che tuttavia “quest’anno l’Italia è cambiata”.

Diciotto mesi fa il settimanale britannico era innamorato di Conte

C’è da festeggiare, dunque? Alla luce delle cantonate prese dal settimanale britannico assolutamente no. Rileggiamo che cosa diceva nel giugno 2020? Giuseppe Conte è un leader, non più “una controfigura. Perché il primo ministro tecnocratico italiano è così popolare”. La risposta sta tutta nell’emergenza del Covid-19. A forza di entrare in case, salotti e comignoli a reti unificate per la conferenza stampa quotidiana, il premier, da “sconosciuto professore” si è trasformato in un capo-popolo che secondo i dati Ipsos svetta nei sondaggi di gradimento tra il 50 e il 60%». Diciotto mesi dopo si è visto che fine ha fatto.

Quando l’Economist esaltava Monti come salvatore della patria

Ma è su Monti che l’autorevole settimanale economico ha completamente sballato previsione e giudizi. The Economist nel marzo 2021 lo incorona vail premier quale il novello Cincinnato, cioè l’eroe schivo che nell’ora del bisogno salva la patria abbandonando l’orto di casa. L’unica differenza è che, stavolta, Cincinnato non deve tornare a casa. Speriamo, scriveva l’editorialista del settimanale, «che l’Italia se lo tenga stretto. Magari come successore di Giorgio Napolitano». A differenza di Cincinnato (che pure era un dittatore) Monti di tornarsene al suo orticello non ci pensò minimamente. E gli italiani, a differenza dei comentatori dell’Economist, alla prima tornata elettorale lo hanno bocciato senza appello.

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