Mattarella: grazie agli italiani responsabili, ho garantito la governabilità evitando salti nel buio
“Ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione. Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente. L’augurio che sento di rivolgervi si fa, quindi, più intenso perché, alla necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia: quello laborioso, creativo, solidale“.
Mattarella: l’Italia crescerà
Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio di fine anno che è stato breve, pronunciato in piedi, e che si è concluso con l’augurio al Paese di tornare a crescere. “Care concittadine e cari concittadini, siamo pronti ad accogliere il nuovo anno, ed è un momento di speranza. Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi”. “Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia. L’Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino del nostro popolo, e dei popoli europei. Buon anno a tutti voi!”.
Mattarella: grazie a chi è stato responsabile e ha scelto di vaccinarsi
“In questi giorni ho ripercorso nel pensiero quello che insieme abbiamo vissuto in questi ultimi due anni: il tempo della pandemia che ha sconvolto il mondo e le nostre vite. Ci stringiamo ancora una volta attorno alle famiglie delle tante vittime”. Ha quindi ringraziato chi “fidandosi della scienza e delle istituzioni, ha adottato le precauzioni raccomandate e ha scelto di vaccinarsi”.
“In queste ore in cui i contagi tornano a preoccupare e i livelli di guardia si alzano a causa delle varianti del virus -imprevedibili nelle mutevoli configurazioni- si avverte talvolta -ha ammesso il Capo dello Stato- un senso di frustrazione. Non dobbiamo scoraggiarci. Si è fatto molto. I vaccini sono stati, e sono, uno strumento prezioso, non perché garantiscano l’invulnerabilità ma perché rappresentano la difesa che consente di ridurre in misura decisiva danni e rischi, per sé e per gli altri”.
Mattarella: ho sempre cercato di rispettare il dettato costituzionale
Il passaggio più politico del suo discorso ha riguardato il suo settennato. “Credo che ciascun Presidente della Repubblica, all’atto della sua elezione, avverta due esigenze di fondo: spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. E poi salvaguardare ruolo, poteri e prerogative dell’istituzione che riceve dal suo predecessore e che –esercitandoli pienamente fino all’ultimo giorno del suo mandato- deve trasmettere integri al suo successore. Non tocca a me dire se e quanto sia riuscito ad adempiere a questo dovere. Quel che desidero dirvi è che mi sono adoperato, in ogni circostanza, per svolgere il mio compito nel rispetto rigoroso del dettato costituzionale”.
Garantire la governabilità ha permesso al Paese di evitare salti nel buio
“È la Costituzione -ha ribadito il Capo dello Stato- il fondamento, saldo e vigoroso, della unità nazionale. Lo sono i suoi principi e i suoi valori che vanno vissuti dagli attori politici e sociali e da tutti i cittadini. E a questo riguardo, anche in questa occasione, sento di dover esprimere riconoscenza per la leale collaborazione con le altre istituzioni della Repubblica. Innanzitutto con il Parlamento, che esprime la sovranità popolare”.
Ha quindi ribadito che la scelta di garantire la governabilità nel passaggio dal Conte uno al Conte due e poi da quel governo all’attuale governo Draghi ha evitato al paese un “salto nel buio”. “Nello stesso modo rivolgo un pensiero riconoscente ai presidenti del Consiglio e ai Governi che si sono succeduti in questi anni. La governabilità che le istituzioni hanno contribuito a realizzare -ha concluso Mattarella- ha permesso al Paese, soprattutto in alcuni passaggi particolarmente difficili e impegnativi, di evitare pericolosi salti nel buio“.