Meloni incontra Letizia Moratti. Si scatenano i retroscena sul Quirinale, Berlusconi e il piano B
Incontro a Roma, qualche giorno fa, tra Giorgia Meloni e Letizia Moratti. Repubblica, nel fornire la notizia, la lega subito alla corsa al Colle. Giorgia Meloni ha infatti a più riprese specificato che la candidatura di Silvio Berlusconi va benissimo ma non ci sono i numeri. Serve dunque un piano B e anche un piano C per non far perdere al centrodestra l’indubbio vantaggio di dare le carte in questa fondamentale partita che è politica ma che è anche un investimento sul futuro del paese. Una tesi che anche Ignazio La Russa ha ribadito e che del resto è dettata dal buon senso oltre che dalla matematica.
Giorgia Meloni ne ha parlato a Porta a Porta, all’inizio di dicembre e non ha mai messo in discussione però la compattezza del centrodestra nell’affrontare la partita del Quirinale. “La politica non è matematica. La carta può essere assolutamente Berlusconi, sarebbe un’ottima carta. Dopodiché ho detto anche al centrodestra che Berlusconi non è una partita facilissima…”. “Ho detto – ha aggiunto – che bisogna avere un piano B e forse anche un piano C. Ho chiesto, per questo, compattezza al centrodestra, all’inizio e alla fine”.
“Nulla trapela sul contenuto della conversazione – scrive Repubblica a proposito dell’incontro Meloni-Moratti – ma la notizia è già rimbalzata nell’inner circle della presidente di Fdi e ai vertici del centrodestra. Dove rischia di far più rumore, però, è ad Arcore, nella villa San Martino da dove Berlusconi sovrintende alle operazioni quirinalizie, e dove ogni giorno riceve aggiornamenti dai suoi fedelissimi su questo e quel Grande elettore arruolato alla causa dell’ascesa allo scranno più alto”.
“Moratti – prosegue Repubblica – è un nome che presenta alcuni punti di forza: seppur vicina da sempre a Fi, non è un’esponente di partito, piace anche a Salvini, è amica di Renzi e in generale ha un profilo che fa presa sui moderati, come dimostra anche il favore con cui la guardano ambienti di Comunione e Liberazione. In più, è gradita a quanti attendono da anni la novità di una donna alla carica più alta dello Stato. Dicono sia discreta quanto attivissima, per ora, nelle pause dell’attività di vicepresidente della Regione Lombardia”.