Morte David Rossi, il giallo della telefonata. Santanchè: “Lo chiamai, qualcuno ascoltò e non parlò”
Sul caso Mps e la vicenda della morte di David Rossi, si aggiunge un giallo nel giallo. Un enigma che chiama in causa il telefono della vittima, a cui la sera di quella strana morte arrivarono due chiamate. Una delle quali era quella di Daniela Santanchè che, a distanza di anni, interpellata dalla Adnkronos sulla vicenda, risponde: «Ricordo che lo chiamai quella sera. Che qualcuno ascoltò, ma non parlò»… Insomma, se possibile, le rivelazioni del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco davanti alla commissione d’inchiesta su Mps e il caso della misteriosa morte di David Rossi complicano ulteriormente il caso. E gettano un’ombra che, nelle ultime ore in particolare, si è addensata sopra la figura di Antonino Nastasi, un pm della procura di Siena il cui comportamento, secondo le dichiarazioni dell’avvocato della famiglia Rossi, Paolo Pirani, confermerebbe «ciò che la famiglia ha sempre denunciato. E cioè che c’era stato inquinamento della scena del crimine».
Caso MpS-David Rossi: il giallo delle chiamate al telefono della vittima
Un contesto nebuloso, insomma, quello in cui si ritrova a muoversi la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte dell’ex capo comunicazione di Mps, presieduta da Pierantonio Zanettin, in cui rientra dunque anche la vicenda di almeno un paio di telefonate arrivate al telefono cellulare di David Rossi, negli istanti successivi alla sua morte. Chiamate a cui qualcuno ha risposto… E allora: «Il telefono di Rossi ha squillato un paio di volte», ha affermato l’ufficiale dell’Arma ascoltato dalla commissione d’inchiesta. «Una era la telefonata del giornalista Tommaso Strambi. E un’altra – ha proseguito Aglieco – se ricordo bene, era la telefonata dell’onorevole Santanchè». Una chiamata che, a quanto risulta dai tabulati, sarebbe durata 38 secondi.
Daniela Santanchè: «Qualcuno ascoltò la mia voce, ma non ha parlato»
Un giallo nel giallo, quello dei minuti e delle ore successive alla morte di Rossi, in cui ora rientrano anche le chiamate al suo cellulare, a cui qualcuno avrebbe risposto. Nel caso della Santanchè, allora, l’Adnkronos ha provato ad approfondire la vicenda, contattando la senatrice di FdI. La quale, riguardo alla telefonata al cellulare dell’ex capo della Comunicazione di Mps la sera in cui morì, emersa dalle dichiarazioni del colonnello Pasquale Aglieco, ha detto: «Sono passati tanti anni. Mi ricordo che chiamai David quella sera sul tardi. E mi ricordo che qualcuno ascoltò la mia voce, ma non ha parlato. Per cui io non so chi mi rispose».
Daniela Santanchè: «Ci sono troppe cose che non tornano. È giusto che si venga a sapere la verità»
E ancora: «Ricordo che noi di Fratelli d’Italia abbiamo voluto questa Commissione. Ci sono troppe cose che non tornano, troppa confusione. È giusto che si venga a sapere la verità», continua la senatrice Santanchè. Quindi, sul lavoro che sta svolgendo la Commissione di inchiesta conclude: «La politica arriva sempre dopo la magistratura. Speriamo stavolta arrivi prima».