Nuova figuraccia di Roberto Saviano: per i pezzi di “Gomorra” copiati arriva la condanna milionaria
Nuova mazzata per Roberto Saviano, alle prese con giudici solerti che non si lasciano influenzare dalla grancassa mediatica che accompagna le sue uscite pubbliche e lo bacchetta sul “copia copiarella” del suo libro più famoso, “Gomorra”, da cui è stata anche tratta una fiction di successo che ha profondamente peggiorato il clima sociale del Napoletano infondendo pillole di sacralità ai boss della camorra emulati dalle nuove generazioni di malavitosi. Saviano copiò, senza citarli, alcuni giornalisti che avevano scritto articoli su giornali locali: una verità acclarata da diverse sentenze, ma la novità di oggi è che non basta l’elemosina promessa dallo scrittore come risarcimento del danno. Roberto Saviano dovrà restituire gli utili incassati dalle enormi vendite del libro in modo proporzionale alle stesse. Il riarcimento del danno alla società Libra Editrice per il plagio di tre articoli di cronaca tratti dal «Corriere di Caserta» e «Cronache di Napoli» e inseriti nel best seller «Gomorra» di Roberto Saviano, edito da Mondadori, secondo la Corte di Appello deve tener conto dell’enorme successo che ha avuto il libro e sarà proprio in quella sede che si dovrà quantificare un congruo risarcimento.
Roberto Saviano e gli articoli copiati per “Gomorra”
Troppo pochi i 6mila euro liquidati nel novembre 2016 dalla stessa Corte di Appello di Napoli che, in sede di rinvio, aveva ridimensionato l’iniziale condanna (in solido tra l’autore e la casa editrice) fissata (nel 2013) sempre dalla CdA di Napoli, in 60mila euro.
Per la Cassazione, sentenza n. 39.762 depositata oggi, il giudice di secondo grado è incorso in una «falsa applicazione dell’art. 158 legge sul diritto d’autore laddove ha escluso l’applicazione del criterio risarcitorio preferenziale del lucro cessante indicato dalla legge, ossia `con equo apprezzamento delle circostanze del caso, anche tenuto conto degli utili realizzati in violazione del diritto, per adottare il criterio del prezzo del consenso». La società Libra, prosegue la Corte, ha precisamente indicato nei guadagni maturati da Roberto Saviano e dalla Mondadori, con la pubblicazione del libro, il mancato provento realizzato. Una brutta mazzata, professionale ed economica, per lo scrittore casertano. Tanti, tanti soldi da restituire, altro che seimila euro…