Pupetta Maresca è morta: fu la prima donna boss della camorra. Su di lei anche due film (video)
E’ morta ieri in seguito a una malattia nella sua Castellammare di Stabia, all’età di 86 anni, Assunta Maresca, più conosciuta con il soprannome di “Pupetta” e considerata da molti come la prima donna della camorra napoletana. Figlia del contrabbandiere Alberto Maresca e moglie del boss Pasquale Simonetti (detto Pascalone ‘e Nola), la bella Pupetta (vincitrice anche di concorsi locali per miss) divenne nota alle cronache nel 1955 quando partecipò, mentre era al sesto mese di gravidanza, al raid armato per vendicare la morte di suo marito.
Nell’occasione perse la vita Antonio Esposito (detto Totonno ‘e Pomigliano) che per Pascalone era stato prima testimone di nozze e poi mandante del suo omicidio. Assunta Maresca, condannata in quella circostanza a 13 anni e 4 mesi, diede dunque alla luce in carcere il primo figlio Pasqualino che verrà poi a sua volta ucciso in un agguato nel 1974. Di quest’ultimo omicidio inizialmente fu sospettato e indagato un altro boss, Umberto Ammaturo, nuovo marito di Pupetta, assolto poi nel 1975 per insufficienza di prove.
Pupetta Maresca: su di lei anche un film e una fiction con Manuela Arcuri
Nel corso degli anni 80 lady Maresca avvio una guerra contro Raffaele Cutolo e la Nuova Camorra Organizzata e fu inizialmente indiziata (poi assolta) di aver ordinato l’omicidio del criminologo e psichiatra Aldo Semerari che aveva dichiarato pazzo lo stesso Cutolo. Una lunga scia di sangue e reati segnò quegli anni anche se Pupetta è riuscita sempre a sfuggire dalle accuse più gravi.
Alla vita di Pupetta Maresca sono stati dedicati alcuni film, tra cui La sfida (1958) di Francesco Rosi, Il caso Pupetta Maresca (1982) di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora. Pupetta – Il coraggio e la passione, film per la televisione di Luciano Odorisio (2013), nel quale Manuela Arcuri interpreta Assunta Maresca in una mini-fiction di quattro puntate. Negli ultimi anni di vita Assunta Maresca si è ritirata a Castellammare dove ha gestito fino alla fine dei suoi giorni alcuni negozi di abbigliamento.