Quirinale, un tweet di Crosetto stravolge trame e voci: “Tanto rumore per nulla. La partita è chiusa da tempo”
Sul Quirinale, o meglio, sul toto-Colle, rumors, indiscrezioni, ipotesi e trame che mirano alla tessitura di un tessuto dietrologico che sfrangia da tutte le parti, l’ultima parola (per il momento) è quella di Guido Crosetto, riassunta in un enigmatico tweet. Una riflessione, la sua sulla partita che vede tirare per la giacchetta Sergio Mattarella. E che, un giorno sì e uno no, accredita e smentisce la corsa di Draghi. Ora quotato in gara, ora escluso dalla competizione istituzionale, a seconda dei commentatori e del gossip di palazzo del momento. O che, assai più frequentemente, in generale riferisce un dietro le quinte animato da fazioni. Fronde. Veleni, aperture e veti incrociati, su cui l’imprenditore torinese interviene nel dibattito infuocato con una sua considerazione “dirimente”. Ma andiamo con ordine…
Quirinale, Crosetto disfa la trama delle tela di rumors e indiscrezioni
Tra gli ultimi “avvenimenti” fuori del terreno di “gara”, l’incontro avvenuto a Roma qualche giorno fa tra Giorgia Meloni e Letizia Moratti, ha scatenato i retroscena che hanno dato soddisfazione agli stravaganti amanti di una interminabile soap opera. Con Repubblica in prima linea, che ha subito inserito l’episodio nell’alveo del dibattito sul Quirinale. Alimentando rumors e indiscrezioni non accreditate. Voci e ipotesi che serpeggiano ormai da settimane, e che alimentano equivoci e dubbi che la leader di Fratelli d’Italia ha più volte destituito di fondamento. E rispedito al mittente. Come nelle ultime ore quando, intervistata a Un giorno da Pecora, il programma di Radio 2 Rai condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, la Meloni è tornata sul tema dell’elezione del presidente della Repubblica, con tutti gli annessi e connessi: riguardo Berlusconi. Incontri a margine (o meno). Nomine e ipotesi in campo. Presunte alleanze e cordate schierate all’opposto.
Gli ultimi interventi della Meloni che smentiscono rumors non accreditati
Tanto che, restringendo il campo delle supposizioni e delle polemiche, la leader di Fdi ospite in radio ha dichiarato: «Ho visto la Moratti e non abbiamo parlato del Colle. Questo è un periodo molto strano, secondo me se vado a pranzo con mia madre diranno che la voglio candidare al Quirinale… Conosco tantissime persone ma non è che chi incontro poi lo voglio portare al Colle…». Aggiungendo a stretto giro un chiarificatore: «Per il Quirinale io voto Berlusconi. Certo, se conferma di volersi candidare. Bisognerà chiederlo. Quando ci vedremo, ne parleremo. Ieri al telefono abbiamo parlato pochi minuti, non gliel’ho chiesto…
Quirinale, l’enigmatico tweet di Guido Crosetto
Tutto chiarito allora? Insomma… anche perché, archiviati i recenti interventi di Zaia e Salvini sul tema: con il governatore veneto che in un’intervista a Repubblica ha sostenuto, e neanche tra le righe, come e perché a suo parere Draghi dovrebbe restare a Palazzo Chigi. E con Salvini, stuzzicato sulla questione, ha replicato netto: «Io faccio lo sforzo di stare al governo col Pd e lui se ne va?», sembra che il giochino del tutto e il contrario di tutto continui a imperversare. E a sparigliare le carte interviene il “gigante buono” Crosetto. Il quale, provando a fare pulizia e a sgomberare il tavolo da equivoci e recriminazioni, azzarda in un tweet quello che Libero, nel suo retroscena definisce, la «sintesi assoluta e rumorosissima». Ossia: «Tanto rumore per nulla. La partita del Quirinale è conclusa da tempo», sussurrerebbe l’imprenditore e commentatore politico piemontese. Che cosa intenda dire, però, non lo rivela. Anche se, come scrive il quotidiano diretto da Sallusti, «a naso, tutti gli indizi portano proprio a Mario Draghi»…
Sotto, il tweet di Guido Crosetto dall’account social dell’imprenditore piemontese