Ravanusa, le macerie restituiscono altri 4 corpi. L’accusa: rete del metano inadeguata
Manca mezz’ora all’alba quando il cumulo di macerie del disastro di Ravanusa, illuminato dai fari e su cui hanno lavorato incessantemente per tutta la notte i vigili del Fuoco , aiutati dal cane “Lupa” , e i volontari della Protezione civile, inizia a restituire, uno dopo l’altro i corpi di altre quattro vittime, fra cui Selene Pagliarello, l’infermiera 30enne al nono mese di gravidanza, e il marito Giuseppe Carmina, facendo salire il bilancio della tragedia a sette morti. I due corpi erano al terzo piano del palazzo crollato in via Trilussa dopo l’esplosione. Trovato anche il corpo del suocero della donna, Angelo Carmina.
Le preghiere, bisbigliate come una nenia, di chi non ha lasciato un attimo il teatro della strage mentre i soccorritori scavavano, non sono state esaudite. Tutti speravano in un epilogo diverso, in un miracolo per almeno uno dei sei ancora dispersi.
Sotto le macerie restano ancora due persone, si continua a scavare sperando e pregando ma le speranze nel cuore si affievoliscono mano a mano che si scende verso il basso.
E, intanto, montano le polemiche sull’inadeguatezza dell’infrastruttura che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del trasporto del metano.
Somo giorni che si registrano fughe di gas, certificano ora diverse persone. Quell’odore allarmante in questi giorni lo hanno sentito in tanti. Più volte.
C’è chi parla di una bolla di gas che si sarebbe formata sotto terra fino a saturare tutto, esplodendo poi con l’innesco accidentale forse di una sigaretta o per la scintilla di un frigorifero.
“Purtroppo non è la prima volta che si registrano fughe di gas, queste sono state tamponate nel tempo con interventi di manutenzione da parte dei tecnici ma se pensiamo che la rete del metano è stata realizzata quasi quarant’anni fa, considerato che Ravanusa è stato uno dei primi paesi ad avere il metano, credo che non ci sia stata una manutenzione adeguata“, accusa senza mezzi termini il consigliere comunale di Ravanusa, Giuseppe Sortino, parlando dell’esplosione avvenuta in via Trilussa e costata la vita, fino a questo momento, a 7 persone mentre altre 2 sono ancora disperse.
Questa mattina, al Comune di Ravanusa si terrà una riunione alla presenza del Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, per fare il punto sulle persone sfollate dopo l’esplosione di sabato sera.
Sono oltre cento le persone rimaste senza casa, perché le loro abitazioni sono state fortemente danneggiate dall’esplosione.