Roma, obbligo delle mascherine all’aperto nelle vie dello shopping. Il primo elenco di strade
A partire dalle 10 di sabato 4 dicembre, fino alla mezzanotte di venerdì 31 dicembre a Roma c’è l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto nelle vie dello shopping- Le vie vengono individuate dalla Questura che le sottopone a misure straordinarie di controllo. Inoltre l’obbligo vale in tutti i luoghi in cui non è possibile garantire il distanziamento interpersonale. Continuano ad essere esclusi i bambini sotto i 6 anni, le persone con disabilità e quelle impegnate in attività sportiva.
Le vie dello shopping con l’obbligo
Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Gualtieri. Dopo un’attenta analisi dei dati, erano già state individuate dalla Questura una serie di aree del territorio capitolino. Si parte da quelle del cosiddetto Tridente, nel centro storico: via del Corso; via di Ripetta; via del Babuino. Poi piazza di San Lorenzo in Lucina; piazza del Parlamento; piazza San Silvestro. E ancora, largo Chigi, largo Carlo Goldoni; piazza di Spagna, piazza del Popolo. Nella lista ci sono via della Croce, via dei Condotti; via Borgognona e via Frattina. Si arriva fino ad altre particolarmente interessate dal flusso dello shopping. Ad esempio, via Cola di Rienzo, via Marcantonio Colonna, via Fabio Massimè. Piazza Cola di Rienzo, via Ottaviano, viale Giulio Cesare, via Candia e viale Libia.
I controlli da parte della Questura e della Polizia locale
«Massima attenzione e rispetto delle regole per essere tutti più liberi» è il principio. La mascherina è uno strumento fondamentale di prevenzione dei contagi. «Per questo ne abbiamo disposto l’obbligo all’aperto nelle zone e in tutte le altre vie dello shopping». «Grazie alla Prefettura, alla Questura e alla Polizia Locale sapremo mettere in campo efficaci meccanismi di controllo. Spetta però innanzitutto alle romane e ai romani con i loro comportamenti garantire l’applicazione. Valuteremo gli effetti dell’ordinanza e l’andamento della curva dei contagi. E siamo pronti, se sarà necessario, a rafforzare il provvedimento con un obbligo generalizzato».