Spray al peperoncino tra la folla della discoteca. A Firenze evitata una strage come a Corinaldo

20 Dic 2021 17:49 - di Davide Ventola
Firenze, Corinaldo

Sabato notte Firenze si è sfiorata un’altra tragedia, come a Corinaldo, dove nel dicembre 2018 ci furono 6 vittime (una mamma e 5 giovanissimi). «Fortunatamente non ci sono state scene di panico, il nostro sistema interno di comunicazione dell’emergenza ha funzionato e il deflusso dei clienti si è svolto tutto sommato in modo regolare e celere, non si è creata nessuna calca per uscire dal locale». Così all’Adnkronos Lorenzo Lotti, uno dei soci e gestori dell’Otel di Firenze, parla dell’incidente occorso nella discoteca di via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa dove, intorno alle 3 della notte tra sabato 18 e domenica 19 dicembre qualcuno ha spruzzato del liquido urticante, probabilmente uno spray al peperoncino, in mezzo alla pista da ballo. In quel momento nel locale c’erano circa 700 persone.

A Firenze evitata una strage come a Corinaldo grazia a un sistema di emergenza impeccabile

«Appena è successo il fatto e i primi clienti hanno cominciato a tossire – racconta Lotti – abbiamo aperto le tante porte di emergenza del nostro ampio locale per migliorare subito l’aerazione e nello stesso tempo abbiamo dato immediata comunicazione dagli altoparlanti in modo da garantire un deflusso il più ordinato possibile».

Così i clienti sono tutti usciti dalla discoteca e le persone bisognose di aiuto, in seguito all’irritazione delle vie respiratorie, sono state soccorse sul posto dal personale del 118, giunto con tre ambulanze. Fortunatamente nessuno è stato trasportato in ospedale. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri, che sono stati allertati in base ai protocolli previsti in questi casi.

«Nel nostro locale tutto lo staff e gli addetti alla sicurezza sono preparati e formati per gestire ogni evenienza e devo dire che l’altra notte pur in presenza di questo spiacevole e deprecabile accaduto l’emergenza è stata gestita al meglio dal nostro personale», sottolinea Lotti.

I carabinieri di Firenze alla caccia dei responsabili

Nel frattempo la direzione dell’Otel sta collaborando con i militari dell’Arma dei carabinieri che stanno conducendo le indagini sull’accaduto. Sono state messe a disposizione degli investigatori le immagini delle telecamere interne ed esterne alla discoteca. I carabinieri sono al lavoro per cercare di capire se chi ha spruzzato lo spray lo ha fatto per dar vita a uno stupido scherzo oppure ha pianificato il gesto per creare scompiglio e così approfittarne per far sparire oggetti ed effetti personali dei clienti.

«Quanto accaduto a Firenze dimostra l’urgenza di rieducazione del comportamento delle persone, di certi atteggiamenti di bulli che sarà quasi impossibile bloccare. L’esito sicuramente meno grave della vicenda dimostra però come tanto sia stato fatto per la sicurezza dei locali, chiamati a rispettare norme rigorose”. Con queste parole, Giuseppe Orlandi, papà di Mattia, tra i ragazzi morti nella strage di Corinaldo, commenta la strage mancata di Firenze. Mentre Francesco Vitali, fratello di Benedetta, morta a 15 anni nella strage di Corinaldo, osserva: “La commissione di vigilanza che ha dato la licenza di pubblico spettacolo alla discoteca di Corinaldo dovrebbe prendere lezione da quella che ha dato la stessa licenza alla discoteca di Firenze dove, per lo stesso motivo, nessuno ha pagato con la vita atteggiamenti singoli purtroppo inestirpabili. Gli imbecilli, d’altronde, ci saranno sempre, la differenza la fa la sicurezza che a Corinaldo ha fatto piangere».

 

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