Stato di emergenza, Letta spinge per la proroga ma viene smentito dalla virologa Gismondo
Stato emergenza, ci vuole una proroga sì o no? Il governo ci sta riflettendo, come ha fatto sapere il ministro della Salute Roberto Speranza. Enrico Letta spinge per la proroga. «Credo sia necessaria, che avvenga nel più rapido tempo possibile. Credo sia la condizione per non ritrovarci come Olanda, Austria o Germania. I dati sono di tenuta ma di crescita, dobbiamo fare di tutto pero evitare di ritrovarci come loro. È la condizione fondamentale per andare verso una situazione di sicurezza e tranquillità».
Costa, “ragionevole” pensare a una proroga
Anche per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sarebbe “ragionevole” pensare a una proroga dello stato d’emergenza perché «può essere utile per affrontare una fase delicata e decisiva potendo contare su una struttura commissariale, anche per una campagna vaccinale in corsa». Matteo Salvini, dal canto suo, afferma che «per la proroga dello stato di emergenza aspettiamo i dati, vedo scienziati che dicono di prorogarlo, altri che dicono no. Sentiremo i governatori, poi vedremo. Vanno visti i dati, io sono ottimista».
Stato di emergenza, il parere degli esperti
Da Matteo Bassetti a Rita Gismondo, passando per Walter Ricciardi: cosa ne pensano gli esperti? «La situazione epidemiologica non è delle migliori per cui, se lo stato di emergenza vuol dire che è più facile assumere medici o mantenere una struttura commissariale di cui abbiamo un grande bisogno, penso sia meglio mantenerlo. Abbiamo ancora da fare, ci sono le terze dosi da portare avanti in velocità per una buona parte degli italiani». Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova.
Gismondo: «Non c’è emergenza»
Di diverso avviso Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. «Ritengo che in questo momento non ci siano le condizioni sanitarie per uno stato di emergenza», anche se prolungarlo o meno oltre il 31 dicembre «ovviamente sarà una decisione politica». Ma «dal punto di vista sanitario, ripeto, non c’è emergenza e questo è un parere condiviso anche da altri colleghi». «Oggi – osserva l’esperta parlando con l’Adnkronos – abbiamo imparato a gestire la pandemia di Covid-19, abbiamo vaccini efficaci e stiamo per avere ottime terapie. Quindi non c’è un’emergenza, ma c’è la necessità di una buona continua gestione. Questo, lo ribadisco, parlando dal punto di vista sanitario».
Andreoni e Ricciardi sullo stato di emergenza
«Io sono favorevole alla proroga dello stato di emergenza». Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). «Mi sembra che l’Italia sia in una fase in continuo divenire – prosegue l’infettivologo – e servirà avere una continuità d’azione su quelle che sono le certezze e le scelte complicate che andranno fatte».
Mentre Walter Ricciardi parlando con La Stampa dice: «Le misure prese e l’alto numero di vaccinati fanno sì che l’incremento dei casi sia lineare e non esponenziale, però si tratta comunque di una crescita del contagio e dei morti. Ma gennaio preoccupa molto e lo stato d’emergenza andrebbe prorogato».