Super Green Pass, controlli e “disguidi” nel giorno del debutto. A Roma la prima multa da 400 euro
A Roma la municipale, a Milano la polizia di stato, a Napoli il personale Eav, nel Palermitano gli autisti. Le cronache del primo giorno di Super Green Pass rimandano la fotografia di un sistema di controlli eterogeneo e non senza difficoltà. Lo stesso governo, attraverso il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, del resto, ha ammesso che «sul fronte dei controlli, pensiamo al trasporto pubblico, ci può essere in una fase iniziale, qualche criticità, tutto non può essere controllato». Dunque, si confida che «ancora una volta prevalga il grande senso di responsabilità dei cittadini italiani», ha detto Costa a SkyTg24, sottolineando che «in realtà per la stragrande maggioranza dei cittadini non cambia nulla».
Il primo multato a Roma: «Volevo vaccinarmi a giorni»
La prima notizia di una sanzione è arrivata da Roma. La polizia municipale, nell’ambito dei controlli sul Green pass sui mezzi pubblici in vari capolinea, ha elevato una multa da 400 euro a un 50enne rumeno, controllato nel corso delle verifiche nella fase di discesa dei passeggeri dai mezzi pubblici. «Non ce l’ho perché volevo vaccinarmi nei prossimi giorni», si è giustificato l’uomo.
Vaccinata, ma senza Green pass: la signora resta a terra
A Lercara Freddi, nel Palermitano, una signora è rimasta vittima della burocrazia e delle difficoltà tecniche. La donna aveva con sé il certificato di avvenuta doppia vaccinazione e, credendo che quello fosse il Green pass, non aveva scaricato il certificato verde vero e proprio. Così, quando poco prima delle 7 ha mostrato il documento all’autista che le chiedeva il lasciapassare si è vista negare l’accesso al bus. È stato lo stesso autista, poi, a chiamare i carabinieri che, dopo gli accertamenti del caso, hanno preso atto del «disguido», sottolineando che da parte della signora «non c’era alcuna volontà di eludere la legge». Nel frattempo, però, l’autobus era partito in ritardo e la signora era rimasta a piedi.
Napoli, «le forze dell’ordine non si sono viste»: l’Eav fa da sé
Situazione «regolare» a Napoli, dove nelle stazioni di metropolitane e funicolari, così come alle fermate di bus e tram, non si sono registrate criticità né particolari code. I controlli sul Super Green Pass sono a campione, secondo quanto previsto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ma per i mezzi di propria competenza li svolge l’Eav, la holding dei trasporti della Regione Campania che gestisce diverse linee ferroviarie. Se ne occupa il personale abitualmente delegato ai controlli nelle due stazioni principali, quella di piazza Garibaldi e quella di Porta Nolana. «Stiamo facendo in controlli in autonomia perché le forze dell’ordine non si sono viste», ha detto all’Adnkronos il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ricordando che «non possiamo fare multe perché non siamo abilitati, possiamo solo impedire che chi non ha il Green pass salga sul treno e, in caso di reazioni, chiamiamo le forze dell’ordine».
I controlli sul Super Green Pass a Milano
A Milano, invece, insieme al personale delle aziende di trasporto, i controlli li fanno sia la polizia di Stato sia la polizia locale. L’Atm ha impegnato nelle principali stazioni della metro e sui bus una quarantina di controllori, per un totale di 20 squadre al giorno, che verificano il certificato verde in entrata e in uscita dai tornelli. Lo scopo dei controlli, ricordano dall’azienda, è «preventivo» e non ha come fine quello di elevare multe. Nelle stazioni ferroviarie, da Milano Centrale a Garibaldi, i controlli sono invece in carico alla polizia ferroviaria, come nella stazione di Cadorna, dove sono in corso controlli a campione misti, effettuati sia da personale Trenord sia dalle forze dell’ordine.