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Tarquinia, fermato il presunto assassino del professore Angeletti: alla vista delle manette è svenuto

Tarquinia, fermato il presunto assassino del professore Angeletti: alla vista delle manette è svenuto

Cronaca - di Lucio Meo - 9 Dicembre 2021 - AGGIORNATO 9 Dicembre 2021 alle 13:41

C’è un fermo per l’omicidio del professore universitario ucciso nel parcheggio delle Saline a Tarquinia, in provincia di Viterbo, Dario Angeletti. A quanto si apprende, i carabinieri hanno fermato un uomo sospettato del delitto, un amico 70enne del professore. In queste ore diverse persone erano state ascoltate dai carabinieri che conducono le indagini e sono state effettuate anche delle perquisizioni. Al vaglio degli investigatori, coordinati dalla procura di Civitavecchia, anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona che inquadrano da lontano l’area del parcheggio dove è stato trovato cadavere il cinquantenne ucciso con un colpo di pistola alla testa in auto. Il fermato, che ha accusato un malore, si trova al momento piantonato all’ospedale Belcolle di Viterbo. L’autopsia sul cadavere è in programma per oggi.

Tarquinia, la morte del professor Angeletti

Il cadavere di Dario Angeletti, biologo marino e professore associato in Ecologia presso l’Università degli Studi della Tuscia, era stato trovato riverso nella sua auto con un foro compatibile con il proiettile di un’arma da fuoco.  Sul corpo della vittima profonde ferite: l’ipotesi più accreditata sarebbe quella dell’omicidio, anche se inizialmente non era stata esclusa la pista del suicidio, ma nelle vicinanze non è stata rinvenuta nessun’arma.

Perquisizioni dei carabinieri

Alcune perquisizioni sono in corso da parte dei Carabinieri. Le indagini si sono concentrate sulle relazioni personali e non sull’ambito lavorativo. In queste ore diverse persone sono state ascoltate dai carabinieri che conducono le indagini e sono state effettuate anche delle perquisizioni. Al vaglio degli investigatori, coordinati dalla procura di Civitavecchia, anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona che inquadrano da lontano l’area del parcheggio dove è stato trovato cadavere il cinquantenne ucciso con un colpo di pistola alla testa in auto. Frame che potrebbero aiutare i carabinieri a risalire a chi era in quella zona nelle ore del delitto.

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di Lucio Meo - 9 Dicembre 2021