Tav, Torino volta pagina. Lo Russo archivia l’era Appendino: “Siamo pronti a ripartire”. Nel 2031 sarà realtà
La Tav non è più una parolaccia. Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, seppellisce definitivamente l’era Appendino con un decisivo sì all’Alta velocità Torino-Lione. Ospitando simbolicamente la conferenza intergovernativa italo-francese sulla Tav. “È un’infrastruttura essenziale”, dice archiviando il niet dei 5Stelle. “Per lo per lo sviluppo dell’intera Città metropolitana e per lo sviluppo dell’intero Nord Ovest e del Paese. Torino rientra a pieno titolo nell’Osservatorio sulla Torino-Lione”. Parole del primo cittadino in occasione della conferenza intergovernativa italo francese sulla Tav.
Il sindaco di Torino: avanti tutta con la Tav
“La città di Torino e la città metropolitana ci sono. Sostengono la Torino Lione e accompagneranno tutto il processo di progettazione e costruzione della tratta nazionale”, ha aggiunto Lo Russo. Che non ha negato l’esistenza di molti elementi di carattere tecnico di cui discutere. Tra cui la questione che riguarda le opere di accompagnamento della tratta nazionale. E le opere compensative sul territorio interessato dalla tratta internazionale”. Oggi tornare a parlare di una infrastruttura di collegamento ferroviario tra Italia e Francia assume un significato che va oltre questa conferenza. I due paesi – ha aggiunto il sindaco di Torino – sono storicamente connessi da relazioni culturali, economiche e sociali. E redo che questo collegamento sarà una grandissima opportunità di sviluppo che potrà aiutare la ripresa economica dei nostri territori.
“Un’infrastruttura essenziale per il Nord-Ovest”
E ancora: “Il trasporto ferroviario deve tornare a essere prioritario. E questo non solo è un obbligo economico e morale ma anche ambientale”. Insomma le grandi opere non possono essere seppellite dal ricatto delle proteste. “Non possono esistere infrastrutture che vanno contro le comunità locali. Per questo sarà sempre più importante il ruolo dell’Osservatorio quale luogo di discussione. Deve servire a migliorare l’opera non a metterla in dubbio”.
Cirio: Il futuro passa per i trasporti
Di svolta decisiva parla il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Sostenitore convinto della costruzione della Tav Torino-Lione e del Terzo Valico. “Ritengo che queste opere e il loro incrocio ci permetteranno di costruire un futuro straordinario per il Piemonte. Il futuro dei nostri territorio passa attraverso la logistica e i trasporti”. Si dice rattristato per il presidio no tav di fronte alla sede dell’incontro. “Una cosa che mi rattrista è che nella parte francese della Tav vedo scolaresche in visita al cantiere. Mentre nella parte italiana vedo i presidi delle forze dell’ordine a difesa del cantiere. Però bisogna andare avanti. E quando una maggioranza è convinta di una scelta, questa va rispettata. Si tratta di soldi dei cittadini, che vanno gestiti al meglio”.
Nel 2030 la fine dei lavori, nel 2031 il primo viaggio
Sui tempi entra in pista il presidente della Commissione intergovernativa italo francese per il collegamento ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta. “Nel 2030 fine dei lavori civili , 2031 messa in esercizi. Dunque, per quella data si dovrebbe cominciare a fare il primo viaggio inaugurale della Torino-Lione”. Parola che tracciano il cronoprogramma dei tempi di realizzazione della Tav. “Per quanto riguarda il tunnel di base si conferma oggi la previsione del 2030 per la fine dei lavori civili. E del 2031 per la messa in esercizio”, ha spiegato. Osservando che “la vera novità sono le tratte di accesso . Che per l’Italia saranno realizzate in contemporanea con la realizzazione del tunnel di base. Quindi non ci troveremo in una situazione assurda. Di aver realizzato un ponte ma di non avere le rampe per salirci sopra“.