Travaglio più comico di Grillo: raccoglie le firme dei gatti per bloccare Berlusconi al Quirinale
La campagna di Marco Travaglio e del “Fatto Quotidiano” contro la candidatura di Silvio Berlusconi (attenzione, candidatura, non elezione, cioé neanche ci deve provare…) si arricchisce di un nuovo intrigante e miagolante capitolo: la raccolta di firme allargata ai gatti. Uno scherzo, direte voi. E invece no: c‘è la foto, pubblicata nella rubrica delle lettere, di un micio nero appoggiato a una copia del giornale di Marco Travaglio, seguita da una lettera ironica contro Berlusconi. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Il gatto si chiama Mirtillo, forse è un ex grillino perché odia il Cavaliere a sua insaputa.
I lettori, sul “Fatto Quotidiano“, i loro gatti, ma nel caso anche cani, cervi, scoiattoli, cercopitechi, sono utilizzati come sponde per i deliri politici e giustizialisti del capo, che vorrebbe precludere al Cavaliere perfino la possibilità di immaginarsi al Colle, figuriamoci di scalarlo. E per ribadire il concetto utilizza schemi di comicità surreale in stile cabaret di “chat noir”, con una lettera al direttore di un “gattaro” indignati. Gatto contro Caimano, chi vince sfida Godzilla?
I gatti di Travaglio contro Berlusconi al Quirinale f
“Cara redazione, la vera vergogna, non è che B., auto-candidatosi al Quirinale, abbia il sostegno della sua ciurma di mozzi, ma che autorevoli (!!!) “propagatori di notizie” non solo non ne prendano le dovute distanze, ma anzi, furenti e feroci, attacchino il Fatto. Ho firmato la vostra petizione con la soddisfazione di aver sostenuto una causa importante: impedire, se si riuscirà, l’evento più nefasto della storia repubblicana. Se avesse potuto, anche Mirtillo (il mio gatto, qui accanto in foto), avrebbe firmato. Susanna Di Ronzo Gentile “.
Il gatto sul Fatto che scotta, per la cronaca, nella didascalia viene definito: indignato.