Alba Parietti: ha ragione Meloni, impallinata una donna per mettere uno che non voleva la rielezione

29 Gen 2022 19:49 - di Redazione
Parietti

“Condivido pienamente quanto recentemente dichiarato da Giorgia Meloni. Una donna al Colle sarebbe stato il segnale di una evoluzione culturale del Paese anche in virtù di tutta la violenza che c’è nei confronti delle donne. Uno sfregio a mio avviso. E’ la categoria più discriminata in assoluto, più vessata, più bullizzata, più assassinata”. Così con l’Adnkronos Alba Parietti commenta le parole di Giorgia Meloni sul Quirinale (“tutti vogliono le donne ma poi le impallinano“).

Parietti: invece di una donna, hanno scelto un presidente che non voleva la rielezione

“Urge una riflessione – ha aggiunto Alba Parietti – Possibile che sul piano istituzionale, per quello che deve rappresentare un presidente della Repubblica non ci fosse una donna capace di ricoprire quel ruolo, di rappresentare l’Italia all’estero? E poi un presidente donna ti insegna ad avere rispetto per le donne. Piuttosto che eleggerne una – ha proseguito- si mette un presidente che ha chiesto, in tutte la maniere, di non essere rieletto”.

Lella Curiel: siamo un paese maschilista

“Siamo ancora un Paese provinciale e maschilista – afferma la stilista Lella Curiel – condivido appieno quanto dichiarato da Giorgia Meloni anche se non sarei stata d’accordo su alcuni nomi. Di certo dovremo aspettare ancora del tempo per vedere una donna al Quirinale”.

Pivetti: culturalmente l’Italia pronta per una presidente donna

E infine Irene Pivetti chiosa: “L’Italia, il Parlamento sono pronti per una Presidente donna, a mio avviso. Culturalmente l’Italia è ‘strapronta’ per figure femminili apicali in qualsiasi ruolo. Non mi piace star lì a fare la lagna sulla segregazione delle donne perché ci vuole rispetto per i Paesi dove veramente la situazione per le donne è difficile. Mancano magari le condizioni per poter eleggere quelle donne proposte. La Belloni era un’interessantissima alternativa, ha competenze straordinarie. Non vedo sinceramente il pericolo paventato da Renzi per il fatto che è capo dei Servizi segreti: in Italia è una figura tecnica, non ha quel potenziale aggressivo come altri Paesi. In Italia è tutto più neutro, bipartisan, rispettoso dell’apparato dello Stato. Inoltre, sarebbe stata finalmente la prima Presidente donna”.

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