Alla Fondazione Tatarella doppio appuntamento con Pietrangelo Buttafuoco nel fine settimana

27 Gen 2022 19:21 - di Redazione

Nell’ambito della rassegna “Incontri d’Autore”, la Fondazione Tatarella ospita Pietrangelo Buttafuoco, giornalista, scrittore, regista teatrale, conduttore televisivo, nonché Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Tatarella, con due appuntamenti, sabato 29 gennaio a Martina Franca (TA) e domenica 30 gennaio a Bari, per la presentazione del suo ultimo libro: “Sono cose che passano”, edito da La Nave di Teseo. L’evento a Martina Franca si svolgerà all’Hotel Villa Rosa, in via Taranto 70, alle ore 18.00, e sarà introdotto dall’assessore alle Attività Culturali Antonio Scialpi. Dialogheranno con lo scrittore il vicepresidente della Fondazione Fabrizio Tatarella e la giornalista Giovanna Salvatore. La presentazione del libro a Bari avrà luogo domenica mattina 30 gennaio, alla Chiesa Santa Teresa dei Maschi,  alle ore 11.00. Insieme all’autore dialogheranno i giornalisti Annalisa Tatarella e Michele De Feudis.

Presentazione del romanzo di Buttafuoco alla fondazione Tatarella

“Sono cose che passano” è un romanzo seducente, infuocato, un divorzio all’italiana che Buttafuoco trasforma in un moderno Faust al femminile. Nasce nel cuore della Sicilia, passa per Roma e si conclude sulla banchina del porto di Genova, con vista sul Nuovo Mondo. Al centro della storia, Ottavia di Bauci, che convola a nozze con il barone Rodolfo Polizzi lasciando Palermo e i suoi sfarzi per il cuore polveroso dell’Isola di Leonforte, venendo declassata a baronessa per amore di un “baro-Barone”, un finto nobile con una mamma-matrona, Donna Tina, che ne castra la virilità. Un’unione mal tollerata dalla famiglia di Ottavia, che si sgretolerà inevitabilmente. Per cui l’arrivo a Leonforte della contessina Lucy Thompson – bella e selvaggia, nobile e altera – precipiterà la situazione, mentre Rodolfo, improvvisamente e misteriosamente, si ammala.

Le pagine ammalianti di “Sono cose che passano” di Buttafuoco

Le pagine di Buttafuoco sono lussureggianti, risuonano  di formule dialettali e proverbi, che si alternano all’inglese nelle descrizioni. Ecco Rossellini e Ingrid Bergman, Ezra Pound, il militare decorato Carlo Delcroix e il parlamentare dell’MSI, Nino Buttafuoco, zio dell’autore, che morì proprio a Leonforte nel  2005. Momenti onirici si alternano a descrizioni realistiche, metafore ricorrenti, inserti in francese, citazioni mitologiche: una lingua colorita capace di descrivere una società diseguale. L’originalità del romanzo raggiunge anche le ultime pagine, con un epilogo e due finali, anticipati da numerosi colpi di scena. (L’ingresso è gratuito. E’ necessario esibire il Green Pass).

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