Ancora tanti morti (308), in leggero calo le terapie intensive. L’Iss: crescono i contagi tra gli under 5

15 Gen 2022 18:08 - di Redazione

Sono 180.426 i nuovi casi di positività e 308 i morti nelle ultime 24 ore. Si registra un leggero calo nelle terapie intensive, attualmente 1.677 (-2 da ieri) . Sono 18.370, invece, i ricoverati con sintomi (351 in più da ieri). Sfiorano i 6 milioni i guariti da inizio pandemia conteggiando i 120.609 guariti da ieri.

Covid, 308 morti in calo le terapie intensive

Aumentano i tamponi processati (1.217.830, 85mila in più) con il tasso di positività che cala dal 16,4% al 14,8%.  Sono i dati del report quotidiano sul covid-19 diffusi dal ministero della Salute. Per ora infatti, su decisione del Cts, il bollettino resta quotidiano, così come rimangono invariati i criteri di conteggio malgrado le pressioni fatte dai governatori. Che vorrebbero escludere dal novero dei malati covid i positivi asintomatici. Mentre l’Ordine dei medici continua a opporsi alla rivisitazione dei criteri. “No a sconti sui numeri”, no al maquillage”, ribadisce il presidente Anelli. Che suggerisce nuove restrizioni per raffreddare la curva: “Gli ospedali sono sotto pressione e i medici si sentono soli”.

Iss: crescono i contagi tra i sanitari e gli under 5

Secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità insieme al ministero  l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale continua ad aumentare: 1988 ogni 100.000 abitanti nel periodo 7-13 gennaio, contro i 1669 precedenti. Aumentano inoltre i contagi tra il personale sanitari e i ricoveri tra gli under 5. L’Emilia-Romagna annuncia da lunedì la piattaforma di autotest per certificare la positività e cominciare l’isolamento. Presto l’autocertificazione varrà anche per la guarigione e quindi per la fine della quarantena.

L’allarme degli psichiatri: no alle cure fai da te

Intanto dagli psichiatri cresce la preoccupazione per la gestione “fai da te” della pandemia. “Tra tamponi self fatti a casa, autodiagnosi e cure non supportate dall’evidenza scientifica – ultimo caso la corsa all’antibiotico Zitromax a base di azitromicina e ai suoi generici – gli italiani stanno vivendo una nuova fase della pandemia di Covid-19. Un comportamento che finisce, secondo i medici, per alimentare stress e disagi. “Da una parte si fa strada una visione più matura e meno spaventata. Che riconosce l’efficacia della scienza. Dall’altra aumenta il carico d’ansia associato alla consapevolezza che la scienza ha limiti intrinseci. Specialmente in una pandemia di cui si imparano a conoscere davvero i contorni man mano che la affrontiamo”.

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