Berlusconi dimesso dal San Raffaele: un saluto fugace, nessuna dichiarazione (video)
Silvio Berlusconi è uscito dal San Raffaele di Milano senza rilasciare dichiarazione alcuna. Il leader di Forza Italia è stato dimesso dall’ospedale dopo otto giorni di degenza a causa di una brutta infezione. Stando a quanto detto dal professor Alberto Zangrillo, suo medico personale, il Cavaliere inizialmente era ricoverato “per controlli clinici periodici, programmati da tempo inseriti in un protocollo standard”. Da lì ha seguito passo passo le mosse del centrodestra per arrivare, alla fine, a un finale di partita per il Quirinale che ha segnato al momento, la rottura degli equilibri che tenevano insieme il centrodestra.
Berlusconi dimesso tira dritto, nessuna dichiarazione all’uscita dal San Raffaele
All’uscita dal San Raffaele i cronisti e le persone ad attenderlo lo hanno salutato fragorosamente: “Presidente”. Berlusconi, si è fermato un atttmo prima di entrare in macchina, e con un gesto della mano ha salutato tutti. Nessuna parola. Cappello e mascherina, rigoroso silenzio, accompagnato dalla sua compagnsa Marta Fascina e dalla senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, è entrato in macchina. Berlusconi quasi simultaneamente con il suo “passo di lato” rispetto alla sua candidatura era stato ricoverato dopo giornate di stress. All’uscita ci si aspettava una battuta sulla riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale. Invece nulla, per ora. Secondo fonti a lui vicine, l’ex premier vive ancora con un certo nervosismo quanto accaduto in questi giorni. Risale a domenica una sua considerazione, carpita in un retroscena, di una sua telefonata a Sergio Mattarella in cui il Cav si sfogava: “Questi si sono dimostrati dei ragazzini“, intendendo Salvini, Meloni.
Il silenzio di Berlusconi
Il “redde rationem” che si sta consumando nella coalizione, certo non induce il Cavaliere ad attardarsi con i cronisti fuori dal San Raffaele, come suo solito. Come avvenuto, per esempio, dopo la degenza ben più problematica dopo il Covid. Di Berlusconi, al momento, rimane la sua nota diffusa dopo la proclamazione di Sergio Mattarella per il secondo mandatato: “Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella; al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificioMa sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato”.