“Berlusconi peggio del Covid”: il “Fatto” di Travaglio scherza con i morti per insultare il Cav
Quando c’è di messo il Cavaliere, sul “Fatto Quotidiano” tutto è lecito, anche l’insulto virale, o pandemico: dare a Silvio Berlusconi del Covid, così, giusto per far capire ai lettori cosa si pensa della sua eventuale ascesa al Colle. A corto di improperi nei confronti del leader di Forza Italia, questa mattina il quotidiano di Marco Travaglio, specializzato in campagne di odio “ad personam“, ha ospitato una lunga dissertazione semi-scientifica sulle conseguenze nefaste della candidatura di Berlusconi, con un simpaticissimo paragone con il virus che in Italia e nel mondo ha seminato milioni di morti.
Contro Berlusconi Travaglio lancia anche il paragone con il Covid
Il titolo dell’articolo, a firma di Franco Arminio (forse uno scrittore, forse di sinistra…), è illuminante: “Berlusconi al Colle peggio del virus“. Ogni limite al cattivo gusto sembra superato, a vantaggio della bave alla bocca dei lettori, ma nel pezzo si parla male anche della sinistra che non ha fatto abbastanza per impedire perfino che se ne facesse il nome. “Se fosse eletto Berlusconi sarebbe più chiaro l’orrore in cui siamo immersi: è bastato il fatto che lui abbia pensato di candidarsi per capire che nei palazzi della politica non c’è proprio il sentimento della vita, della pulizia, della dignità… Sembra quasi che Berlusconi possa servire come orrore scampato e quindi possa rendere più accettabile un candidato brutto, ma che sembrerà decente in confronto a lui. In questo panorama la sinistra assiste impietrita. E questo accade anche perché non c’è tra i politici di sinistra e neppure nella società civile una figura che sia indiscutibilmente alta e vasta….”.
L’alternativa non c’è a sinistra, colpa della destra…
Il delirio letterario prosegue con paragoni entomologici: “Abbiamo tritato tutto in questi anni, abbiamo sminuito le grandezze e ingrandito le cimici. Il risultato è che ora siamo quasi sicuri di ritrovarci con un presidente della Repubblica che rischia di far contento solo se stesso e i suoi amici…”.
E vai con le sottile e geniali (sic) metafore pandemiche, con cui forse si sperava di strappare un sorriso anche a chi ha avuto parenti morti per il Covid: “Lì dentro è appena entrato un parlamentare eletto con l’undici per cento dei votanti. È chiaro che astenersi non è una lezione per questa gente, bisogna combatterli attivamente, bisogna riattivare subito il nostro sistema immunitario anche rispetto alla politica. Vaccinarsi è una cosa buona per la nostra salute, eleggere un pessimo presidente della Repubblica è una cosa pessima per la nostra salute. Non si può credere a una classe politica che ci propina Berlusconi in abbinamento ai vaccini. Le due cose assieme sono incompatibili…”. Si piange, per non ridere.