Caos scuola e Dad, Bianchi litiga con i presidi. Le famiglie contro i tamponi: «Dobbiamo campare»
La scuola è nel caos più assoluto. Il ministro Bianchi litiga coi presidi e snocciola dati: il 93,4% delle classi è in presenza. Ergo solo il 6,6% è in Dad. Ma per l’Associazione nazionale presidi i numeri sono ben altri: il 50% delle classi è in didattica a distanza. Dati contrastanti che contribuiscono a portare ancora più confusione nel mondo scuola già stritolata dalle contraddittorie norme anti-Covid. Norme che finiscono per penalizzare soprattutto studenti e famiglie.
Scuola, Bianchi: «Abbiamo il 93,4% delle classi in presenza»
«Abbiamo un grado di copertura dell’82,1% su 374.740 classi. Abbiamo il 93,4% delle classi in presenza, di cui 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Classi totalmente a distanza sono il 6,6%». È questa la fotografia presentata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso dell’audizione in Commissione Cultura alla Camera sull’organizzazione delle attività scolastiche nell’attuale contesto di pandemia di Covid-19. «In termini di studenti sono in grado di copertura della rivelazione dell’81,8% su un totale di 7.362.181, gli alunni in presenza sono l’88,4%. Per l’infanzia il numero degli alunni positivi o in quarantena è il 9%, e quindi quelli in presenza sono il 91%, per la primaria gli alunni positivi o in Dad sono il 10,9%, per la Secondaria di prima e secondo grado gli alunni in dad o in didattica integrata sono il 12,5%».
I presidi: «Le nostre stime diverse da Bianchi»
Dal canto suo, Antonio Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, rincara la dose. «Le nostre stime – osserva – erano diverse in quanto basate sulle continue e costanti comunicazioni dei nostri iscritti, provenienti da tutto il territorio nazionale, che segnalavano l’infittirsi dei casi di contagio». E aggiunge: «Chiediamo che, da ora in avanti, il ministero pubblichi con cadenza settimanale tutte le statistiche necessarie ad avere contezza del quadro generale». «Chiediamo anche – conclude – che venga drasticamente semplificato il protocollo di gestione dei casi positivi, allo stato attuale del tutto inapplicabile per il collasso dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, nonostante l’immane sforzo di collaborazione sopportato dalle scuole». Mentre per Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti i dati forniti da Bianchi «danno un’idea riduttiva del reale disagio che le scuole stanno vivendo».
Scuola, quanti studenti sono in Dad
E guardiamo più nel dettaglio ciò che sta accadendo nella scuola e soprattutto nelle famiglie. Come riporta La Verità, «prendendo per veri i dati diffusi da Bianchi, parliamo di circa un milione di studenti costretti a seguire le lezioni di casa. Infatti, gli studenti attualmente in Italia sono 7.407.312 per la scuola statale e 814.390 nelle scuole paritarie». Bloccare un milione di studenti significa creare enormi disagi anche a un milione di famiglie. Tant’è che in molti da Sondrio ad Agrigento si stanno attrezzando per cercare di ridurre i danni al minimo.