Casellati a quota 382. Settantuno i franchi tiratori. La Russa: i voti mancati non sono di FdI
Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, candidata del centrodestra, ha ottenuto 382 voti, 71 in meno rispetto ai 453 grandi elettori. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha invece ottenuto 46 preferenze.
La Russa: i voti mancati alla Casellati non sono di FdI
Ignazio La Russa ha subito commentato: “I voti mancati per la Casellati non sono di Fratelli d’Italia”. La Lega ha fatto trapelare che i parlamentari leghisti hanno espresso compattamente 208 voti per la candidata di centrodestra. Entrambi puntano dunque l’indice contro Forza Italia.
Così le altre schede: 38 voti per il pm Nino Di Matteo, ora componente del Csm; 8 a Silvio Berlusconi, 7 al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e al coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani; 6 a Pier Ferdinando Casini. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9, come i voti dispersi. Presenti 936, votanti 530, astenuti 406. Il sesto scrutinio è stato convocato per le 17.
Casellati presiede lo spoglio: polemiche
La presidente del Senato ha presieduto lo spoglio seduta accanto a Roberto Fico. Una mossa che ha subito suscitato le critiche della sinistra. Stefano Ceccanti del Pd aveva chiesto espressamente che, per una questione di galateo, Casellati non fosse presente allo scrutinio.
In passato Giovanni Gronchi, presidente della Camera e candidato al Quirinale, si allontanò dopo aver concluso lo spoglio, mentre un altro presidente della Camera, Oscar Luigi Scalfaro, lasciò lo scranno più alto dell’Assemblea prima dell’inizio dello spoglio. Presenti durante la lettura delle schede i presidenti del Senato Amintore Fanfani e Francesco Cossiga quando furono candidati al Quirinale, con il secondo che si allontanò dall’Aula al termine dello spoglio che decretò la sua elezione alla Presidenza della Repubblica.
L’endorsement di Silvio Berlusconi
Prima del voto c’era anche stato l’endorsement via social di Silvio Berlusconi a favore di Elisabetta Alberti Casellati per il Colle. Con un post sulla pagina Fb il Cav dice di ”conoscere da 30 anni” l’attuale presidente del Senato e per questo può “garantire lui sull’assoluta adeguatezza e sul suo ruolo super partes”.
La ‘benedizione’ dell’ex premier arriva quando spunta un documento-appello ‘firmato’ da ”un gruppo di elettori del centrodestra”, promosso da vari parlamentari azzurri, a cominciare dalla deputata e commissario cittadino di Milano, Cristina Rossello, dove si chiede al presidente forzista di ”ripensarci” dopo il passo indietro di una settimana fa e ritornare in corsa per il Quirinale.
Prima del post di Berlusconi, erano stati Antonio Tajani e Anna Maria Bernini a comunicare ai ‘grandi elettori’ forzisti -riuniti prima del quinto scrutinio- che il Cav ha lanciato un appello per sostenere la Casellati.