Casini bifronte: si chiama fuori dal toto-nomi ma in versione influencer lavora all’operazione simpatia
PierFerdinando Casini si fa in due: l’influencer che gigioneggia sui Social e si fa vedere pronto per il Quirinale e il democristiano che si batte il petto e declama: “Non sum dignus”. L’ultima versione ha appena rilasciato una dichiarazione dove formalmente si chiama fuori dal toto-nomi. «L’Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del Paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del Paese».
Un concetto che era apparso anche nel suo ultimo post, su Instagram: “Prima di noi viene l’Italia”. A corredo una foto del Tricolore, nella mattina del settimo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Casini influencer e Casini senatore vanno in parallelo, ma fino a un certo punto. Continua, infatti, l’operazione simpatia del senatore eletto col Pd. Come mai il 66enne ex presidente della Camera ha da qualche tempo questa insolita agitazione social? La risposta è facilmente arguibile.
Casini fa l’influencer imitando Gianni Morandi
Il presidente della Camera sta lavorando alla sua immagine social da almeno un anno. Casini, in Parlamento dal 1983, ha virato da qualche tempo su Instagram. Tenta di farsi largo con una immagine più pop, come il suo concittadino, Gianni Morandi, 77 anni, che con i social ha riacquisito una nuova giovinezza e una nuova popolarità. Lo vedi allora seminare post allusivi, come se fosse appunto in piena campagna elettorale. Per che cosa? Lo vedi sfilare con la sciarpa del Bologna. Qualche giorno fa ha postare una sua foto in bianco e nero dei tempi dei giovani della Democrazia cristiana: «La passione politica è la mia vita!!». Proprio così, con due punti esclamativi.
Casini e quel segnale: il primo post Instagram sul 25 aprile
Una lunga marcia che, ad esempio, lo ha visto postare (solo da quest’anno) un suo intervento per il 25 aprile. Come a garantirsi le simpatie dei duri e puri della sinistra, in tempi non sospetti? Come ricordava un democristiano doc come Giulio Andreotti: “A pensar male si fa peccato ma di solito si azzecca”. Del resto, Casini sa bene che il richiamo della foresta democristiana, nel segreto delle votazioni può far breccia tra tanti grandi elettori centristi e di Forza Italia. E, a voler leggere suggestioni e ambizioni, anche quel nuovo taglio di capelli alla Barack Obama, può essere un riferimento al presidente del “Yes, we can”. Sì si può fare. Almeno nelle sue ambizioni.
Uno sforzo notevole che, tuttavia, almeno sui social non ha pagato. L’account ufficiale di Casini ha raggiunto finora appena quindicimila follower, meno di un qualsiasi deputato 5 Stelle. In ogni caso, comunque vada l’operazione del Casini influencer, la campagna Instagram ha prodotto un dato oggettivo. Come ha scritto oggi sulla sua pagina Instagram, un follower: «Caro Pier, prima cosa da fare: darti un Social Media Manager». Magari gli torna utile alla prossima tornata. Vista l’età media degli eletti al Quirinale, lui è ancora un giovanotto di belle speranza.