Colle, possibile svolta: il centrodestra pronto a presentare la rosa di candidati già nel pomeriggio
La svolta arriverà oggi pomeriggio quando il centrodestra presenterà una rosa di candidati per il Quirinale. Secondo quanto si apprende sono in corso in queste ore contatti tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani con i leader delle sigle più piccole della coalizione per definire i nomi. Quali? I nomi battuti dalle agenzie sono quelli circolati in queste ore: Elisabetta Casellati, Carlo Nordio e Marcello Pera. Il vertice del centrodestra, tuttavia, si terrà alle 15, in contemporanea con quello del centrosinistra e in perfetta concomitanza con l’inizio delle votazioni nell’aula di Montecitorio. Al termine è prevista una conferenza stampa in cui i leader della coalizione faranno conoscere i nomi proposti per il Colle.
Vertice dei leader oggi alle 15
Sul fronte delle indiscrezioni, nell’attesa di conoscere l’identità della «personalità di alto profilo», cominciano a diradarsi alcuni dubbi sorti ieri pomeriggio. A cominciare dal contenuto del colloquio tra Mario Draghi e Salvini. A detta di molti, i due avrebbero affrontato il tema del rimpasto di governo con il leader leghista deciso a ritornare nella veste di ministro dell’Interno. Ma è una versione già smentita dalla Lega, per la quale «non è in corso alcuna trattativa». I toni del Carroccio sono perentori: «È infondato e irrispettoso per Salvini e per Draghi immaginare che in questa fase (…) siano impegnati a parlare di equilibri di governo». Quel che invece non cambia è il “no” di Salvini a Draghi al Colle.
Letta: «Sul Colle bisogna fare presto»
Lo esplicita la stessa nota, dando conto del lavoro del leader leghista nella ricerca del «nome di alto profilo». E lo conferma il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari entrando a Montecitorio per la riunione dei Grandi elettori leghisti: «È bene che Draghi resti a Palazzo Chigi». Non è un veto, tiene a precisare. «Come abbiamo detto, la sua autorevolezza e capacità necessitano che resti al governo». L’individuazione del successore di Mattarella al Colle è anche una lotta contro il tempo. Tanto più che fuori dal Palazzo imperversa ancora il Covid. Enrico Letta auspica la fumata bianca per «giovedì, al massimo venerdì». «Dobbiamo essere veloci – ha spiegato -. Non è questo il momento di incertezze o instabilità, abbiamo bisogno di stabilità».