Conti in rosso per la Casaleggio Associati: addio alla storica sede di Milano. Verso la liquidazione?

21 Gen 2022 16:08 - di Redazione

Ridimensionamento o crisi? Negli ultimi tempi la Casaleggio Associati non se la passa troppo bene. È di queste ore l’annuncio della chiusura della storica sede di Milano. Un altro segnale di default alle porte. Che Davide, il patron della holding di famiglia, esorcizza denunciando il sistematico attacco dei media e lo sciacallaggio nei confronti del padre.

Conti in rosso per la Casaleggio Associati

Ma i numeri parlano chiaro. Conti in rosso, la voci di una messa in liquidazione imminente. E la sede di rappresentanza (440 metri quadrati su due livelli a due passi da piazza San Babila), appunto, già disponibile per nuovi affittuari. Tempi durissimi per la Casaleggio associati. Che lascia la sede di via Visconti di Modrone, dove si era trasferita pochi mesi prima delle elezioni politiche 2018.

Messa in affitto la sede a  Milano

Gli uffici di rappresentanza sono in affitto a 7.833 euro al mese, a cui vanno aggiunti 14mila euro di condominio l’anno, dunque oltre mille euro al mese. Si tratta di una sede di prestigio. Pareti blu cobalto, parquet, grandi finestre e rifiniture di pregio, un open bar finemente illuminato, un giardino esterno. Per gli affittuari, come riferisce l’agenzia immobiliare che se ne occupata, è prevista la possibilità di rilevare gli arredi presenti all’interno della sede. Un altro particolare che tradisce le cattive condizioni di salute dell’impresa. E la necessità di realizzare.

Casaleggio jr se la prende con i media

Casaleggio minimizza. “Come molte Pmi, abbiamo attraversato un momento di difficoltà negli ultimi due anni di pandemia, in particolare per la situazione creditizia di alcuni dei suoi clienti”.  Dopo il braccio di ferro della sua creatura Rousseau con la dirigenza pentastellata, con strascichi di polemiche, veleni e killeraggi, oggi il presidente della Casaleggio Associati gioca la carta della persecuzione giornalistica a difesa del suo ex impero.

Lo sciacallaggio sul fondatore

“Negli ultimi giorni le rassegne stampa sono nuovamente piene del nome di Casaleggio Associati. Non penso che esista un caso simile. In cui un studio di consulenza  sia oggetto da dieci anni di un ossessivo e costante discredito mediatico. Di tale portata senza alcuna base oggettiva”. Parole come pietre. “A questo si somma la campagna di fango sui falsi finanziamenti venezuelani. Che viene portata ancora avanti da parte dello sciacallaggio mediatico italiano contro mio padre, la cui foto, anche oggi viene pubblicata e associata alla solita calunnia ormai smentita. Servirebbe il senso della misura”.

“Nell’affare Moby siamo parte lesa”

Poi ci tiene a sottolineare l’estraneità alla recentissima inchiesta su Moby, che vede indagato Beppe Grillo per traffico di influenze. “Casaleggio Associati, soci o dipendenti non sono indagati, come d’altronde riportato nelle carte del decreto. Sono stati ovviamente acquisiti dati ed informazioni presenti in azienda”, spiega Davide Casaleggio. “Nell’affaire Moby Casaleggio Associati è parte lesa. Lo ribadisco per l’ennesima volta. Nessun nostro cliente ha mai avuto dei favoritismi politici grazie a me. È un fatto incontestabile, non un’opinione. Non è più tollerabile dovermi difendere da accuse per fatti che non ho mai commesso”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *