Covid, il virus corre. Brusaferro: impennata di casi. Rasi: aspettiamoci numeri “spaventosamente alti”
Covid, il virus corre, e la variante Omicron dilaga alla velocità della luce. E non a caso, il bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute di oggi registra 108.304 nuovi contagi e altri 223 morti (un numero in crescita rispetto a ieri, quando le vittime sono state 198). Nuovi casi che 492.172 tamponi hanno individuato. E che segnalano un balzo del tasso di positività al 22%. Con il riferimento sui ricoveri che aumenta di +764 unità, (+32 in terapia intensiva). Riscontri su cui si è detto particolarmente allarmato Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. Il quale all’Adnkronos Salute ha dichiarato: «Mi preoccupa la combinazione tra Delta, Delta plus e Omicron che produrrà un gennaio catastrofico. La contemporanea presenza di varianti così contagiose ci dispone a un periodo in cui la curva dei contagi sarà esponenziale. E la pressione sui sistemi sanitari sarà fortissima. Purtroppo il numero dei morti aumenterà in maniera importante».
Covid, Brusaferro (Iss): «In Italia impennata di casi come in altri Paesi europei»
Cifre, dati, riscontri, che nella loro veemenza acclarano quanto sta accadendo anche nel resto d’Europa. «Vediamo che in molti Paesi europei le curve di Covid si stanno impennando. E anche nel nostro Paese la curva mostra un rapida impennata nel numero di nuovi casi nelle ultime settimane», segnala dunque Silvio Brusaferro, presidente dell‘Istituto superiore di sanità (Iss), in un video in cui commenta i dati principali del monitoraggio Covid. «In questa settimana – evidenzia l’esperto – sono aumentati ulteriormente in maniera significativa l’incidenza a 7 giorni per 100.000 abitanti, che è salita a 1.669 casi. Con l’indice di trasmissibilità, che si mantiene costantemente sopra 1». Ma che, nel caso dell’Rt calcolato sui sintomatici, «è fortemente in crescita. Quello proiettato più avanti nel tempo infatti è pari a 1,83, indicativo di una forte crescita nel numero di nuovi casi. Sale anche l’Rt ospedalizzazioni, a 1,30: un indicatore di crescita del numero di nuovi casi che richiedono l’ospedalizzazione».
Covid, Rasi, consulente di Figliuolo: «I numeri saranno spaventosamente veloci e spaventosamente alti»
E se Brusaferro parla di «drastico peggioramento» e di «impennata di casi», Guido Rasi, consulente del Commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, non è da meno. E ospite di Agorà su Raitre, questa mattina l’esperto ha rincarato la dose sottolineando: «I 200.000 casi di Covid registrati ieri in Italia sono destinati a salire». A proposito dei quali l’esperto segnala una stima al ribasso legata al problema della bassa resa dei test antigenici utilizzati per altri tipi di varianti. «Ma che con Omicron mostrano tutta la loro debolezza». Poi, Rasi aggiunge anche: «I numeri saranno spaventosamente veloci e spaventosamente alti. E siamo all’inizio di un’onda d’urto che va gestita in maniera un po’ diversa e richiede una forte riflessione sulle terapie domiciliari e su come non mandare le persone in ospedale quando non ce n’è bisogno». Ora, incalza dunque l’esperto, dobbiamo rapidamente convertirci allo scenario Omicron». e a tal proposito rinnova l’esortazione a effettuare il tampone molecolare per i controlli, e non il rapido. Perché, ha concluso Rasi, «solo il molecolare è davvero affidabile. E su questo non è stato fatto un piano ad hoc».
«Occorre delineare uno scenario Omicron che necessita di provvedimenti diversi da quelli presi per la variante Delta»
Non solo. Per capire e delineare uno “scenario Omicron“, Rasi rileva che: «Si dice che quest’ultima sia una variante meno aggressiva. Ma i dati vengono su popolazioni ampiamente vaccinate». Dunque, per adattarci a questa nuova realtà epidemiologica, «dobbiamo capire il profilo del paziente che arriva in ospedale se è Delta o Omicron. Il profilo di chi va in terapia intensiva e quello di chi muore. Poi fare un campionamento con sequenziamenti, perché con un ambiente Omicron potremmo prendere provvedimenti diversi da quelli presi per la variante Delta».