Covid, siamo al picco anche per i decessi: sono 468. Pfizer lavora al vaccino contro Omicron
Sono 468 i morti con coronavirus in 24 ore, il dato più alto della quarta ondata. È quanto emerge dai dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. Un numero che raffredda l’ottimismo con il quale negli ultimi giorni si era parlato di picco raggiunto, di casi in discesa, di luce in fondo al tunnel.
Covid, sono 186.740 i nuovi casi
Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 186.740 nuovi casi di coronavirus. Sono stati eseguiti 1.397.245 tamponi: il tasso di positività scende al 13,3%. Aumentano sia i ricoveri (+165) che le terapie intensive (+9).
Sono ormai oltre 10 milioni gli italiani contagiati
Dall’inizio della pandemia sono 10.212.621 gli italiani contagiati dal Covid, secondo i dati del ministero della Salute. Gli attualmente positivi sono 2.689.166, con una diminuzione di 20.691 nelle ultime 24 ore mentre i morti sono 144.343. I dimessi e i guariti sono invece 7.379.112, con un incremento di 231.500 rispetto a ieri.
Parte il trial su adulti di 18-55 anni per il vaccino contro Omicron
Sul fronte dei vaccini intanto Pfizer e BioNTech hanno annunciato il via allo studio clinico sul candidato vaccino per la variante Omicron di Sars-CoV-2. Le due aziende americana e tedesca hanno annunciano oggi la partenza del trial che verrà condotto su adulti di età fra i 18 e i 55 anni. Missione: valutare sicurezza, tollerabilità e immunogenicità del vaccino Omicron.
L’avvio di questo studio fa parte delle attività avviate da Pfizer e BioNTech per affrontare Omicron e determinare se è necessario un vaccino basato su variante.
“Sebbene la ricerca e i dati del mondo reale mostrino che i booster continuano a fornire un elevato livello di protezione contro malattie gravi e ospedalizzazione da Omicron, riconosciamo la necessità di essere preparati nel caso in cui questa protezione diminuisca nel tempo”, afferma Kathrin U. Jansen, Senior Vice President e responsabile Vaccine Research & Development di Pfizer. “Rimanere vigili contro il virus – evidenzia – ci richiede di identificare nuovi approcci affinché le persone mantengano un elevato livello di protezione”.