Covid, superate 140mila vittime dall’inizio della pandemia. Zitromax, l’Aifa avverte “non è approvato”
Superate le 140mila vittime di Covid dall’inizio della pandemia in Italia. Emerge dal bollettino aggiornato sull’emergenza. Le vittime totali sono 140.188, 316 in più di ieri quando complessivamente erano 139.872.
Covid, 184.615 i nuovi contagi
Secondo i dati dell’ultimo bollettino della Protezione civile sono 184.615 i nuovi contagi da Covid in Italia. Crescono di 339 unità i ricoverati, scendono di una le terapie intensive occupate. Il totale dei ricoverati con sintomi è di 17.648 persone, il totale dei ricoverati in terapia intensiva è di 1.668 persone con 156 ingressi del giorno. Inoltre sono stati 1.181.179 in più i tamponi processati da ieri, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività al 15,6%. In totale gli attualmente positivi sono 2.323.518.
Covid, introvabile l’antibiotico Zitromax
E scoppia un nuovo allarme. Da giorni non si trova più nelle farmacie italiane l’antibiotico Zitromax ed il generico, Azitromicina. La conferma arriva anche da Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma. «L’azitromicina e anche altre molecole macrolidi – dice all’Adnkronos – sono per ora indisponibili sul territorio nazionale. Abbiamo scritto all’Aifa e al ministero della Salute per evidenziare le difficoltà che ci sono nell’approvvigionamento».
Federfarma: «È un farmaco importante di utilizzo comune»
«Da alcune settimane c’è una carenza evidente nelle farmacie italiane – ribadisce il segretario – Noi non riusciamo ad approvvigionarcene se non in quantità estremamente limitate dalla distribuzione intermedia, e la qual cosa è per le farmacie un vulnus importante: non poter soddisfare la richiesta che avviene da parte dei pazienti che presentano la prescrizione medica di un farmaco è molto difficile per noi. Si tratta comunque di un farmaco importante di utilizzo comune».
«Esistono le linee guida dell’Aifa»
Certo, ammette Tobia, «è chiaro che molti ci dicono “me l’ha prescritto il medico per la terapia Covid”. Noi – chiarisce però il vertice di Federfarma – non possiamo assolutamente entrare nel merito perché il medico, con scienza e coscienza come prescrive il giuramento di Ippocrate, sceglie la terapia che più ritiene consona per la cura del proprio paziente. Però la cosa che mi sento di dire – afferma – è che esistono delle linee guida dell’Aifa assolutamente chiare che sono state emanate nel 2020, secondo le quali non esistono correlazioni positive sull’utilizzo dell’azitromicina da sola o in associazione con altri farmaci sulla terapia Covid. Quindi il consiglio è quello di attenersi chiaramente alle prescrizioni dell’Aifa».
L’Aifa: «Richiamo a uso responsabile»
Sul caso interviene l’Aifa. «L’azitromicina, e nessun antibiotico in generale, è approvato, né tantomeno raccomandato, per il trattamento di Covid-19». L’Aifa rammenta più in generale che «gli antibiotici non sono efficaci per il trattamento di nessuna infezione virale, inclusa l’influenza stagionale». «Premesso che l’Aifa ha già messo in atto, come sempre in questi casi, tutte le misure di contrasto alla carenza per assicurare il farmaco per gli usi autorizzati, l’agenzia richiama tutti, prescrittori e cittadini, alla responsabilità di usare le terapie antibiotiche solo ove indicate».
«Utilizzare gli antibiotici con attenzione e prudenza – ammonisce l’ente regolatorio italiano – deve essere un impegno e un dovere per tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, come principale arma di contrasto al problema della resistenza agli antibiotici che rappresenta, anch’essa oltre a Covid-19, una delle sfide principali a livello globale sia per la sanità che per l’ecosistema in generale».