Djokovic “esentato” dal vaccino, il premier australiano: “Si metta in regola o torni a casa”
L‘Australia potrebbe respingere il no vax Novak Djokovic, parola del premier Scott Morrison. Valanghe di critiche, social e non solo, hanno travolto il tennista serbo, a quanto pare non vaccinato, no vax dichiarato, che ha ottenuto un’esenzione per partecipare all’Australian Open, il primo Slam stagionale. La notizia del trattamento riservato al fuoriclasse sta facendo discutere e il caso è diventato politico, con il primo ministro intervienuto con dichiarazioni perentorie.
Djokovic, il premier australiano: “Si metta in regola o torna a casa”
“Chiunque entri in Australia deve avere i requisiti. Quando Djokovic arriverà, credo non manchi molto, dovrebbe fornire una spiegazione plausibile se non fosse vaccinato. Aspettiamo e vediamo quali elementi fornisce. Se la documentazione fosse insufficiente, verrebbe trattato come tutti gli altri: verrebbe rimesso sul primo aereo. Non ci sono regole speciali per Novak Djokovic”, dice Morrison, prendendo di petto il caso. Il premier, d’altra parte, evidenzia che “questa circostanza non è unica. Altre persone hanno avuto queste esenzioni e hanno prodotto sufficienti elementi a sostegno. La questione qui è legata al fatto se “Djokovic “abbia elementi sufficienti per dimostrare che ha diritto all’esenzione”. l campione in carica prenderà parte alla prima prova del Grande Slam, al via il 17 gennaio a Melbourne. A renderlo noto era stato lo stesso Djokovic con un post su Instagram. Dando così fuoco alle polveri.
Caso Djokovic, gli Australiam Open sulla difensiva
In attesa di ulteriori sviluppi, gli Australian Open sono costretti ad adottare una posizione difensiva. “Djokovic non ha avuto nessun trattamento di favore. Se ha ottenuto l’esenzione medica per partecipare è perché ne ha diritto”, dice il direttore dell’Australian Open, Craig Tiley; negando di aver aperto una corsia preferenziale per il numero 1 del mondo. “Lo so che molte persone sono spiazzate dal vedere Novak in Australia viste le sue dichiarazioni sul tema delle vaccinazioni negli ultimi due anni -aggiunge Tiley-. Tuttavia, sta a lui decidere se spiegare o no pubblicamente la sua condizione e la ragione per cui ha ottenuto l’esenzione”.
Toni Nadal: “Mi auguro dia un segnale di sensibilità”
Il tema fa discutere. A botta calda l’esenzione dal vaccino Covid concessa a Nole Djokovic per poter partecipare all’Australian Open ha fatto infuriare un po’ tutti. Per questo “Sarebbe cosa buona se Djokovic desse qualche spiegazione” sull’esenzione medica, dice Toni Nadal. Lo zio di Rafael e a lungo suo coach, che ora cura l’accademia di famiglia e segue il canadese Felix Auger-Aliassime, ha pubblicato un articolo sul Pais. Si è detto sorpreso dall’esito della vicenda. “Pensavo che avrebbe rinunciato o si sarebbe vaccinato” ha scritto. Anche se esclude la possibilità di irregolarità o trattamenti di favore per Djokovic. Il serbo, spiega, “non è obbligato a dare alcuna spiegazione. Ma deve essere consapevole del suo ruolo di punto di riferimento mondiale in un periodo di grave crisi sanitaria che sta causando così tanto dolore”. Di fronte a uno scenario in cui “parenti non si sono potuti vedere per due anni”, conclude, “mi piace pensare che Djokovic darà un segnale di sensibilità e comprensione”.