Draghi al Colle rischia di far impennare lo spread di 20-30 punti. Gli analisti “lo vogliono” a Palazzo Chigi
Un passaggio di Mario Draghi dalla presidenza del Consiglio alla presidenza della Repubblica si potrebbe tradurre in un aumento dello spread fra Btp e Bund di 20-30 punti base. E’ la stima di Vincenzo Longo, Premium manager di Ig, contattato dall’Adnkronos. “Lo spread con un trasferimento di Draghi al Quirinale potrebbe salire fino a 180 punti dagli attuali 140. Ma gli interventi delle banche centrali potrebbero calmare eventuali tensioni. Quindi stimo in 20-30 punti base l’aumento dello spread nel caso di una sua elezione a presidente della Repubblica”, ha spiegato. Si intensificano gli appelli dei mercati affinché il premier rimanga dov’è. Per questo guardano con interesse (e apprensione) l’esito del voto per il colle più alto d’Italia. Il passaggio di Draghi sulla vetta più alta potrebbe non essere indolore, tutt’altro, per il mondo finaziario. Che fa pressing sulla permanenza del premier a Palazzo Chigi.
Draghi al Colle : l’effetto spread sarebbe negativo
Questo passaggio politico, dice Longo, “si inserisce in un contesto di mercato molto nervoso”: con gli operatori “che fanno pressioni sulle banche centrali per essere intervenute in ritardo sul rialzo dell’inflazione. Che sarà più duratura di quanto ci si aspettasse. Ma non è il passaggio dalla padella alla brace, che ci si può aspettare dall’Italia; ma un Draghi che, nella peggiore delle condizioni, va al Quirinale per sette anni”. Per Longo “sarebbe opportuno avere Draghi ancora a capo dell’esecutivo. Anche solo per poco più di un anno, per guidare il Paese nell’impiego delle risorse del Pnrr e per attuare le riforme necessarie. Benché la sua azione sia stata molto ridimensionata dai partiti politici, la sua azione come presidente della Repubblica sarebbe ancora più ristretta”. La scelta preferibile “è che rimanesse con in mano le redini del governo; in un anno fondamentale per la ripartenza economia e per accelerare sul fronte delle riforme”.
Il mondo finanziario: “Dragi deve rimanere un altro anno a Palazzo Chigi
Mario Draghi deve continuare a giocare un ruolo centrale nelle istituzioni. Ma meglio ancora come premier per un altro anno. I mercati finanziari vanno in pressing: una serie di analisti e gestori contattati dall’Adnkronos, non hanno dubbi sull’ipotesi migliore, dal loro punto di vista. “Quello che è veramente importante è che Draghi resti in qualche modo centrale nelle istituzioni italiane”, dice Mario Cribari, partner e responsabile della strategia degli investimenti di Bluestar Investment Managers. I mercati finanziari “sicuramente preferirebbero che Draghi rimanesse premier per un altro anno, con un ruolo più operativo e politico; e con una garanzia di stabilità e tenuta della maggioranza di governo. Rimandando il problema di un anno”.
“Tatticamente è meglio che resti presidente del Consiglio
Per Wolfram Mrowetz, amministratore delegato di Alisei Sim è diviso: “tatticamente sarebbe meglio tenere Draghi come presidente del Consiglio: perché otterrebbe i risultati migliori sul Pnrr e sulle riforme in attesa delle elezioni del 2023”. Analisti e gestori al momento non temono impatti rilevanti sullo spread in caso di trasferimento di Draghi al Quirinale o in caso di permanenza a Palazzo Chigi. L’incertezza delle settimana che probabilmente sarà dedicata all’elezione “nel breve termine potrebbe avere un impatto negativo, ma crediamo che questo sarà di breve durata”, spiega Mehta di Bliuebay. Cribari di Buestar ricorda però che lo spread “è già salito nelle ultime settimane. E, se i livelli dell’inflazione costringeranno la Bce a essere meno accomodante; e a comprare meno debito pubblico italiano, il differenziale potrebbe tornare ad allargarsi, anche di molto”.