Eutanasia, scoppia la polemica. Gandolfini: «Da Civiltà Cattolica un inaccettabile cedimento»
Scoppia la polemica sull’eutanasia. Un “cedimento inaccettabile” su un tema “non negoziabile come quello della vita”. Massimo Gandolfini, presidente dell’associazione cattolica del Family day, bolla in questi termini, all’Adnkronos, il servizio sul suicidio assistito firmato ieri su Civiltà Cattolica da Carlo Casalone che ha invitato a non scartare il sostegno alla proposta di legge sul fine vita, pure con alcune “auspicabili modifiche”.
Eutanasia, Gandolfini: «Contestiamo tutto l’impianto della legge»
«Noi del Family day – dice Gandolfini sintetizzando la posizione del Family day e di altre associazioni cattoliche – contestiamo tutto l’impianto della legge. Il ddl Bazoli introduce di fatto l’eutanasia nel nostro ordinamento. E questo in contrasto con i principi della Costituzione. L’Art. 32 dice che la Repubblica riconosce e tutela il diritto alla salute. Non ci piace poi per nulla – ed e l’idea che purtroppo l’articolo di Civiltà Cattolica fa passare – che l’unico modo per arginare il referendum radicale sull’omicidio di fatto del consenziente sia di scrivere una legge purchessia. Non mi è chiaro però perché per fermare un male ne facciamo un altro. Io non accetto questa idea».
Eutanasia, Gandolfini contro Civiltà Cattolica
Civiltà Cattolica nel servizio evidenziava che «per la situazione del Paese e il richiamo della Corte costituzionale al Parlamento ci sembra importante che si arrivi a produrre una legge. La latitanza del legislatore o il naufragio della PdL assesterebbero un ulteriore colpo alla credibilità delle istituzioni, in un momento già critico». Al che, Gandolfini osserva: «La Corte darà il via al referendum e andremo a votare? Allarmeremo il popolo italiano, faremo convegni, riunioni, per dire cosa significa riprodurre nell’ordinamento italiano la morte medicalmente assistita. Io ribadisco che oggi abbiamo la possibilità di confrontarci e chiamare il popolo».
«La posizione della chiesa non è quella di Civiltà Cattolica»
Più che una sorpresa la posizione sul suicidio assistito di Civiltà Cattolica le cui bozze vengono viste prima dalla segreteria di Stato del Vaticano? «So che il giro diplomatico è quello di passare dalla segreteria di Stato e quindi mi dispiace perché sono da sempre un fervente cattolico e per me la Chiesa è una madre e maestra ma non accetto derive di questo genere. Civiltà Cattolica con tutto il rispetto – dice Gandolfini – è comunque un giornale. La posizione della chiesa non è quella di Civiltà Cattolica, la posizione della Chiesa è espressa nella Samaritanus bonus della Congregazione della dottrina della fede fatta circa un anno fa. Quella firmata dal prefetto della congregazione e controfirmata dal Papa dice che l’eutanasia è un gravissimo peccato per i credenti, una grave immoralità di fronte alla quale non si possono fare passi indietro. Per la mia associazione faro di riferimento non è Civiltà Cattolica ma la Samaritanus bonus».
«Cedimento su un grande tema»
Il presidente del Family day, riflettendo sulla posizione di Civiltà Cattolica in servizi come quello sul suicidio assistito, osserva: «Il trend culturale degli ultimi anni è un tentativo di mettere insieme il bene e il male con un insano cocktail ontologicamente inaccettabile». Una posizione progressista? «Direi di cedimento su un grande tema, ma è inaccettabile. – dice Gandolfini – Noi dobbiamo dialogare sempre, il che non significa rinunciare a temi non negoziabili come quello della vita bene fondamentale su cui si fondano gli altri diritti. Altre associazioni sono con noi. Cattoliche, non ci si appiccichi attributi di oltranzisti, conservatori, o fondamentalisti».